TOMMASO MORO

TOMMASO MORO


Tommaso Moro è stato un uomo politico e umanista inglese, nato a Londra nel 1477 o 1478 e morto nella stessa città nel 1535. Dopo aver completato i suoi studi letterari e giuridici ad Oxford, è stato membro del Parlamento inglese nel 1504 e successivamente ha ricoperto varie cariche politiche.

Nel 1529, Moro è diventato Cancelliere del Regno, ma ha dovuto dimettersi nel 1532 perché si è opposto alla tendenza di Enrico VIII di assumere il controllo della Chiesa d’Inghilterra e alla sua politica matrimoniale. Moro ha sempre manifestato apertamente la sua disapprovazione per il comportamento del re riguardo al suo divorzio da Caterina d’Aragona e al matrimonio con Anna Bolena.

Quando il re ha imposto il giuramento dell’Atto di Successione nel 1534, che includeva la proibizione di ubbidire al papa, Moro ha rifiutato di giurare e è stato processato e condannato a morte insieme a John Fisher. La fama di Moro si deve non solo alla sua vicenda, che lo ha portato alla canonizzazione nel 1935 (la sua festa è il 22 giugno), ma anche al suo libro “Utopia”.

“Utopia”, pubblicato nel 1516, è un’opera importante nella storia delle dottrine politiche. Nel libro, Moro critica aspramente le condizioni politiche dell’Inghilterra dei Tudor e descrive uno stato ideale tramite la descrizione delle leggi e delle consuetudini degli abitanti di un’isola immaginaria chiamata Utopia. Qui, i cittadini vivono in comunanza di beni, sotto il governo di un senato di saggi che può ricorrere alla diretta consultazione popolare. Tutte le religioni sono ammesse e nessuno può costringere gli altri a convertirsi. La società utopica è contrapposta implicitamente alle società europee, e soprattutto a quella inglese, caratterizzata da ingiustizie e violenze.

Le altre opere di Moro rivelano i suoi legami con la tradizione umanistica, dalla traduzione dei Dialoghi di Luciano alla vita di Pico della Mirandola, e i suoi sentimenti religiosi, come il “Dialogue of comfort against tribulation”, scritto in carcere. Notevole è anche l'”Apology”, redatta dopo le sue dimissioni. La vita di Tommaso Moro è stata rappresentata nella tragedia storica di Silvio Pellico del 1833.

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