ECONOMIA DELLA CIVILTA EGIZIA

ECONOMIA DELLA CIVILTA EGIZIA


L’economia della civiltà egizia era basata principalmente sull’agricoltura, che si basava sul fiume Nilo che forniva acqua per l’irrigazione. La maggior parte delle terre coltivabili si trovavano lungo le rive del fiume, dove il terreno era fertile. Gli egizi coltivavano cereali, come grano e orzo, oltre a lino, verdure e frutta.

La costruzione di canali di irrigazione e dighe permise di aumentare la produzione agricola e di sviluppare l’agricoltura su scala più grande. L’agricoltura era organizzata in modo tale da fornire il cibo necessario alla popolazione, ma anche per l’approvvigionamento delle risorse per la costruzione di monumenti, come le piramidi.

Gli egizi erano anche abili artigiani e commercianti. Producevano oggetti in pietra, ceramica, tessuti e metalli, che venivano venduti in tutto il Medio Oriente e nel Mediterraneo. Il commercio era facilitato dal fatto che gli egizi possedevano una posizione geografica privilegiata, che li rendeva un punto di passaggio tra l’Africa e l’Asia.

Inoltre, l’Egitto era una società gerarchica con una forte centralizzazione del potere, e l’economia era fortemente regolata dal governo. Il faraone e i funzionari governativi erano responsabili dell’amministrazione delle risorse e della distribuzione del cibo e di altre risorse ai lavoratori e alle classi sociali inferiori.

In sintesi, l’economia della civiltà egizia era basata sull’agricoltura e sulla produzione artigianale, con un forte controllo centrale del governo. Il commercio era anche importante, grazie alla posizione geografica dell’Egitto.

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