THE ITALIAN BOMBER SM-79 SPARVIERO
THE ITALIAN BOMBER SM-79 SPARVIERO
Da Wikipedia:
« Si trattava indubbiamente di un aeroplano riuscitissimo, ma non si può pretendere che un aeroplano, per quanto riuscito, possa rimanere sulla breccia per ben dieci anni senza subire alcuna notevole modifica. E se alla fine della guerra i nostri reparti operavano ancora con quell’apparecchio costruito in tela, legno e tubi d’acciaio, vuol dire che i nostri equipaggi meritavano un monumento, ma vuole anche dire che in questo campo l’industria non era riuscita a far nulla di meglio. »
Il Savoia-Marchetti S.M.79 Sparviero era un trimotore ad ala bassa multiruolo, inizialmente progettato come aereo da trasporto civile veloce. Negli anni 1937-39 stabilì 26 record mondiali e fu – per un certo periodo – il più veloce medio bombardiere del mondo. Costruito in legno, tela e metallo, si riconosceva per la tipica “gobba” dietro l’abitacolo che gli valse il nomignolo di “Gobbo maledetto”. Fu impiegato per la prima volta nella guerra civile spagnola nelle file dell’Aviazione Legionaria italiana. La Regia Aeronautica lo impiegò durante la seconda guerra mondiale in tutto il teatro del Mediterraneo, prima come bombardiere e poi – con maggior efficacia – come aerosilurante. L’aeronautica romena (FARR), dove fu costruito anche su licenza, lo impiegò con successo sul fronte orientale. Restò in servizio, in Italia, fino al 1952. Fu il bombardiere italiano costruito nel maggior numero (circa 1.300) di esemplari.