PARAFRASI IL DOLORE DI ACHILE

PARAFRASI IL DOLORE DI ACHILE

PARAFRASI IL DOLORE DI ACHILE


Mentre Achille sentiva preoccupazione nell’animo e nel cuore,
gli si avvicinò il figlio del nobile Nestore,
e gli comunicò, mentre piangeva, una tremenda notizia:
“Ah! Figlio di Peleo, uomo che aveva un cuore grande,
stai per ricevere un’ amara notizia, che riguarda una cosa che non doveva succedere;
Patroclo è morto, si trova steso sul campo di battaglia, e intorno al suo corpo continuano a combattere. E’ nudo: Ettore, che indossa l’elmo lucente, ha le sue armi.
Dopo che (il figlio del nobile Nestore) disse queste cose, Achille fu avvolto da una nube nera di strazio:
prese con entrambe la mani la cenere ancora calda,
se la versò sulla testa, sporcò il suo bel volto;

la cenere nera sporcò la sua tunica del colore del nettare; 

E poi, il suo corpo imponente cadde nella polvere,quasi completamente disteso e con le mani si rovinava i capelli, strappandoli.
Le schiave che Achille e Patroclo avevano vinto,
straziate dal dolore urlarono e corsero tutte fuori intorno ad Achille, uomo dal cuore grande,
e con le mani tutte si battevano sul petto, e a tutte si sciolsero la gambe (caddero in terra).

Dall’altra parte anche Antiloco gemeva, piangendo,
trattenendo le mani di Achille che singhiozzava sul petto pieno di gloria:
Antiloco temeva che Achille potesse tagliarsi la gola con la lama.

Achille urlava tanto, in maniera terribile,
tanto che la madre augusta, che si trovava nelle profondità del mare, seduta accanto al vecchio padre, lo sentì ed ella pure gemette e tutte le dee, quante erano le nereidi che vivevano nall’abisso del mare, le si radunarono intorno.

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TRADUZIONE PATROCLO XVI

TRADUZIONE PATROCLO XVI

TRADUZIONE PATROCLO XVI

(testo in versi da Libro XVI, vv. 783-857, trad. it. di R. Calzecchi Onesti, Einaudi)

E Patroclo si slanciò sui Troiani meditando rovina,
si slanciò per tre volte, simile ad Ares⇒(1) ardente,
785: paurosamente gridando: tre volte ammazzò nove uomini⇒(2)
Ma quando alla quarta balzò, che un nume⇒(3) pareva,
allora, Patroclo, apparve la fine della tua vita:
Febo(4) gli mosse incontro nella mischia selvaggia,
tremendo, ed egli non lo vide venire in mezzo al tumulto;

  • >(1) Ares: è il violento
    dio della guerra.
    >(2) tre volte… uomini:
    il ricorrere del numero
    tre e del nove ha un
    valore rituale, e
    sottolinea il gran
    numero di nemici
    uccisi da Patroclo.
    >(3) un nume: un dio.
  • >(4) Febo: Apollo,
    protettore dei Troiani.

790: gli venne incontro nascosto di molta nebbia.
E dietro gli si fermò, colpì la schiena e le larghe spalle
con la mano distesa: a Patroclo girarono gli occhi⇒(5)

E Febo Apollo gli fece cadere l’elmo giù dalla testa:
sonò⇒(6) rotolando sotto gli zoccoli dei cavalli
795: l’elmo a visiera abbassata, si sporcarono i pennacchi

  • >(5) girarono gli occhi:
    si offuscò la vista, per
    lo stordimento.
    >(6) sonò: risuonò.

795: l’elmo a visiera abbassata, si sporcarono i pennacchi

di sangue e di polvere: mai prima era stato possibile
che il casco chiomato si sporcasse di polvere,
ché d’un uomo divino⇒(7) la bella fronte e la testa
proteggeva, d’Achille: ma allora Zeus lo donò a Ettore,
800: da portare sul capo: e gli era vicina la morte⇒(8)

Tutta in mano di Patroclo si spezzò l’asta ombra lunga,
greve⇒(9)
, solida, grossa, armata di punta: e dalle spalle
con la sua cinghia di cuoio cadde per terra lo scudo,
gli slacciò la corazza il sire Apollo, figlio di Zeus.
805: Una vertigine gli tolse la mente, le membra belle si sciolsero⇒(10)

si fermò esterrefatto⇒(11): e dietro la schiena con l’asta aguzza
in mezzo alle spalle, dappresso⇒(12), un eroe dardano lo colpì,
Èuforbo di Pàntoo⇒(13) che sui coetanei brillava
per l’asta, per i cavalli e per i piedi veloci⇒(14);

  • >(7) d’un uomo divino:
    Achille è figlio della
    dea Teti.
    >(8) gli era… morte:
    l’intervento del poeta
    ha valore di prolessi.
    Ettore, ucciso Patroclo,
    si era impadronito
    delle sue armi.
    >(9) greve: pesante.
    >(10) le membra… si
    sciolsero: Patroclo
    perde al tempo stesso
    forza e lucidità.
  • >(11) esterrefatto:
    sorpreso e atterrito.
    >(12) dappresso:
    da vicino.
    >(13) Èuforbo di Pàntoo:
    è un guerriero troiano.
    >(14) per l’asta… veloci:
    Euforbo era abile con
    la lancia, con i cavalli
    e nella corsa.

810: venti guerrieri gettò giù dai cavalli
appena giunse col cocchio a imparare la guerra.
Questi per primo a te lanciò l’asta, Patroclo cavaliere,
ma non t’uccise, e corse dietro e si mischiò tra la folla,
strappata l’asta di faggio: non seppe affrontare
815: Patroclo, benché nudo⇒(15), nella carneficina.
Ma Patroclo, vinto dal colpo del dio e dall’asta,
fra i compagni si trasse evitando la Chera⇒(16).
Ettore, come vide il magnanimo Patroclo
tirarsi indietro, ferito dal bronzo puntuto⇒(17),

  • (15) nudo: disarmato.
    (16) fra i compagni…
    Chera: si ritirò tra i
    compagni, sfuggendo
    alla morte.
    (17) dal bronzo puntuto:
    dall’asta con la punta
    di bronzo.

820: gli balzò addosso in mezzo alle file, lo colpì d’asta
al basso ventre: lo trapassò col bronzo.
Rimbombò stramazzando⇒(18), e straziò il cuore dell’esercito acheo.
Come quando un leone vince in battaglia un cinghiale indomabile,
– essi superbamente han combattuto sui monti
825: per una piccola polla⇒(19): volevano bere entrambi
e infine con la sua forza il leone vince l’altro che rantola⇒(20);
così il Meneziade⇒(21), che già molti ammazzò,
Ettore figlio di Priamo privò della vita con l’asta,
e gli disse vantandosi parole fuggenti⇒(22):
830: «Patroclo, tu speravi d’abbattere la nostra città,
e alle donne troiane togliendo il libero giorno⇒(23),
condurle sopra le navi alla tua terra patria,
stolto! Per esse i veloci cavalli d’Ettore
si tendono sopra i garretti⇒(24) a combattere: io con l’asta
835: eccello tra i Teucri amanti di guerra: e così li difendo
dal giorno fatale⇒(25); ma te qui gli avvoltoi mangeranno⇒(26).
Pazzo! Achille, per forte che sia, non ti potrà proteggere,

  • >(18) stramazzando:
    cadendo a terra.
    >(19) polla: sorgente
    d’acqua.
    >(20) rantola: respira a
    fatica, nell’agonia.
    >(21) il Meneziade:
    Patroclo, figlio di
    Menezio, re di
    Opunte.
    >(22) parole fuggenti:
    parole destinate a
    perdersi nell’aria; è
    espressione formulare.
    >(23) il libero giorno: la
    libertà.
    >(24) si tendono…
    garretti: si sforzano;
    i “garretti” sono le
    articolazioni delle
    zampe posteriori.
    >(25) giorno fatale: il
    giorno della caduta di
    Troia.
    >(26) ma te…
    mangeranno: Ettore
    minaccia crudelmente
    Patroclo di lasciarlo
    senza sepoltura,
    esposto agli uccelli
    predatori.

845: a te hanno dato vittoria Zeus Cronide⇒(27) e Apollo che m’abbatterono

facilmente: essi l’armi dalle spalle mi tolsero.
Se anche venti guerrieri come te m’assalivano,
tutti perivano qui, vinti dalla mia lancia;
me uccise destino fatale e il figliuolo di Latona⇒(28),
850: e tra gli uomini Èuforbo: tu m’uccidi per terzo.
Altro ti voglio dire e tientelo in mente:
davvero tu non andrai molto lontano, ma ecco
ti s’appressa la morte e il destino invincibile:
cadrai per mano d’Achille, dell’Eacide⇒(29) perfetto».
855: Mentre parlava così la morte l’avvolse,
la vita volò via dalle membra e scese nell’Ade⇒(30),
piangendo il suo destino, lasciando la giovinezza e il vigore⇒(31)

  • >(27) Cronide:
    patronimico: Zeus è
    figlio di Crono.
  • (28) il figliuolo di
    Latona: Apollo.
  • >(29) Eacide: Achille
    discende da Eaco,
    figlio di Zeus e padre
    di Peleo.
  • >(30) Ade: è l’aldilà
    (31) lasciando… il
    vigore: l’espressione è
    formulare.

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