TRADUZIONE PATROCLO XVI

TRADUZIONE PATROCLO XVI

TRADUZIONE PATROCLO XVI

(testo in versi da Libro XVI, vv. 783-857, trad. it. di R. Calzecchi Onesti, Einaudi)

E Patroclo si slanciò sui Troiani meditando rovina,
si slanciò per tre volte, simile ad Ares⇒(1) ardente,
785: paurosamente gridando: tre volte ammazzò nove uomini⇒(2)
Ma quando alla quarta balzò, che un nume⇒(3) pareva,
allora, Patroclo, apparve la fine della tua vita:
Febo(4) gli mosse incontro nella mischia selvaggia,
tremendo, ed egli non lo vide venire in mezzo al tumulto;

  • >(1) Ares: è il violento
    dio della guerra.
    >(2) tre volte… uomini:
    il ricorrere del numero
    tre e del nove ha un
    valore rituale, e
    sottolinea il gran
    numero di nemici
    uccisi da Patroclo.
    >(3) un nume: un dio.
  • >(4) Febo: Apollo,
    protettore dei Troiani.

790: gli venne incontro nascosto di molta nebbia.
E dietro gli si fermò, colpì la schiena e le larghe spalle
con la mano distesa: a Patroclo girarono gli occhi⇒(5)

E Febo Apollo gli fece cadere l’elmo giù dalla testa:
sonò⇒(6) rotolando sotto gli zoccoli dei cavalli
795: l’elmo a visiera abbassata, si sporcarono i pennacchi

  • >(5) girarono gli occhi:
    si offuscò la vista, per
    lo stordimento.
    >(6) sonò: risuonò.

795: l’elmo a visiera abbassata, si sporcarono i pennacchi

di sangue e di polvere: mai prima era stato possibile
che il casco chiomato si sporcasse di polvere,
ché d’un uomo divino⇒(7) la bella fronte e la testa
proteggeva, d’Achille: ma allora Zeus lo donò a Ettore,
800: da portare sul capo: e gli era vicina la morte⇒(8)

Tutta in mano di Patroclo si spezzò l’asta ombra lunga,
greve⇒(9)
, solida, grossa, armata di punta: e dalle spalle
con la sua cinghia di cuoio cadde per terra lo scudo,
gli slacciò la corazza il sire Apollo, figlio di Zeus.
805: Una vertigine gli tolse la mente, le membra belle si sciolsero⇒(10)

si fermò esterrefatto⇒(11): e dietro la schiena con l’asta aguzza
in mezzo alle spalle, dappresso⇒(12), un eroe dardano lo colpì,
Èuforbo di Pàntoo⇒(13) che sui coetanei brillava
per l’asta, per i cavalli e per i piedi veloci⇒(14);

  • >(7) d’un uomo divino:
    Achille è figlio della
    dea Teti.
    >(8) gli era… morte:
    l’intervento del poeta
    ha valore di prolessi.
    Ettore, ucciso Patroclo,
    si era impadronito
    delle sue armi.
    >(9) greve: pesante.
    >(10) le membra… si
    sciolsero: Patroclo
    perde al tempo stesso
    forza e lucidità.
  • >(11) esterrefatto:
    sorpreso e atterrito.
    >(12) dappresso:
    da vicino.
    >(13) Èuforbo di Pàntoo:
    è un guerriero troiano.
    >(14) per l’asta… veloci:
    Euforbo era abile con
    la lancia, con i cavalli
    e nella corsa.

810: venti guerrieri gettò giù dai cavalli
appena giunse col cocchio a imparare la guerra.
Questi per primo a te lanciò l’asta, Patroclo cavaliere,
ma non t’uccise, e corse dietro e si mischiò tra la folla,
strappata l’asta di faggio: non seppe affrontare
815: Patroclo, benché nudo⇒(15), nella carneficina.
Ma Patroclo, vinto dal colpo del dio e dall’asta,
fra i compagni si trasse evitando la Chera⇒(16).
Ettore, come vide il magnanimo Patroclo
tirarsi indietro, ferito dal bronzo puntuto⇒(17),

  • (15) nudo: disarmato.
    (16) fra i compagni…
    Chera: si ritirò tra i
    compagni, sfuggendo
    alla morte.
    (17) dal bronzo puntuto:
    dall’asta con la punta
    di bronzo.

820: gli balzò addosso in mezzo alle file, lo colpì d’asta
al basso ventre: lo trapassò col bronzo.
Rimbombò stramazzando⇒(18), e straziò il cuore dell’esercito acheo.
Come quando un leone vince in battaglia un cinghiale indomabile,
– essi superbamente han combattuto sui monti
825: per una piccola polla⇒(19): volevano bere entrambi
e infine con la sua forza il leone vince l’altro che rantola⇒(20);
così il Meneziade⇒(21), che già molti ammazzò,
Ettore figlio di Priamo privò della vita con l’asta,
e gli disse vantandosi parole fuggenti⇒(22):
830: «Patroclo, tu speravi d’abbattere la nostra città,
e alle donne troiane togliendo il libero giorno⇒(23),
condurle sopra le navi alla tua terra patria,
stolto! Per esse i veloci cavalli d’Ettore
si tendono sopra i garretti⇒(24) a combattere: io con l’asta
835: eccello tra i Teucri amanti di guerra: e così li difendo
dal giorno fatale⇒(25); ma te qui gli avvoltoi mangeranno⇒(26).
Pazzo! Achille, per forte che sia, non ti potrà proteggere,

  • >(18) stramazzando:
    cadendo a terra.
    >(19) polla: sorgente
    d’acqua.
    >(20) rantola: respira a
    fatica, nell’agonia.
    >(21) il Meneziade:
    Patroclo, figlio di
    Menezio, re di
    Opunte.
    >(22) parole fuggenti:
    parole destinate a
    perdersi nell’aria; è
    espressione formulare.
    >(23) il libero giorno: la
    libertà.
    >(24) si tendono…
    garretti: si sforzano;
    i “garretti” sono le
    articolazioni delle
    zampe posteriori.
    >(25) giorno fatale: il
    giorno della caduta di
    Troia.
    >(26) ma te…
    mangeranno: Ettore
    minaccia crudelmente
    Patroclo di lasciarlo
    senza sepoltura,
    esposto agli uccelli
    predatori.

845: a te hanno dato vittoria Zeus Cronide⇒(27) e Apollo che m’abbatterono

facilmente: essi l’armi dalle spalle mi tolsero.
Se anche venti guerrieri come te m’assalivano,
tutti perivano qui, vinti dalla mia lancia;
me uccise destino fatale e il figliuolo di Latona⇒(28),
850: e tra gli uomini Èuforbo: tu m’uccidi per terzo.
Altro ti voglio dire e tientelo in mente:
davvero tu non andrai molto lontano, ma ecco
ti s’appressa la morte e il destino invincibile:
cadrai per mano d’Achille, dell’Eacide⇒(29) perfetto».
855: Mentre parlava così la morte l’avvolse,
la vita volò via dalle membra e scese nell’Ade⇒(30),
piangendo il suo destino, lasciando la giovinezza e il vigore⇒(31)

  • >(27) Cronide:
    patronimico: Zeus è
    figlio di Crono.
  • (28) il figliuolo di
    Latona: Apollo.
  • >(29) Eacide: Achille
    discende da Eaco,
    figlio di Zeus e padre
    di Peleo.
  • >(30) Ade: è l’aldilà
    (31) lasciando… il
    vigore: l’espressione è
    formulare.