VIDA BIOGRAFÍA DE CONFUCIO

VIDA BIOGRAFÍA DE CONFUCIO

VIDA BIOGRAFÍA DE CONFUCIO

Confucio ha sido el primero inventor y promovedor de un pensamiento original, inédito en el panorama cultural chino del ALLÍ-V siglo A.C.: su enseñanza puede ser sintetizado como “la tentativa de elaborar una concepción ética del hombre en su totalidad y universalidad

El nombre Confucio les es debido a los misioneros del siglo 17° que latinizaron el nombre del sabio chino K’ung fue tzu o bien maestro Kung, en Confucius. Confucio le nació a Tsou, un arrabal del estado de Lu, actual Chueh-ellos en el Shantung, en el 551 a.C, el 27 de agosto o el 28 de septiembre. Su padre fue gobernador de Tsou y estirpe noble. Confucio quedó huérfano de padre a tres años. La familia se encontró en condiciones incómodas y Confucio tuvo que hacer muchos sacrificios y trabajos humildes. Se se casó a 19 años, y tuvo a dos hijos, un macho y una hembra. En el mismo período revistió modestos encargos gubernativos.

Pero su vocación fue la enseñanza y en el 530 A.C. una escuela abrió en cuyo fueron admitidos todos los que demostraron de tener inteligencia, buena voluntad y de los que se hizo pagar según las posibilidades. La suya fue una escuela de tipo tradicional, en cuyo se enseñaron las seis artes: rituales, música, tiro con el arco, guía de los carros, anales, cálculo. Cuando, en el 528 A.C., la madre le murió, Confucio se conformó a los rituales que le prescribieron al hijo en luto de no ejercer alguno cargo público por tres años y entonces él se apartó a vida privada.

Dedicó este período al estudio de las disciplinas a él preferís: música, rituales y textos antiguos. Este estudio profundo le permitió de traducir en principios la sabiduría de los antiguos y de formular luego normas que tuvieron que regular el comportamiento del hombre cuál miembro de una sociedad. Sucesivamente, para ampliar sus conocimientos, en el 515 A.C. le fue a Loyang, la capital del reino de Chou, dónde la música y los rituales fueron transmitidos en su pureza original. Parece que en este período Lao Tzu haya encontrado. Confucio volvió luego a Lu y a reanudaciones la enseñanza. En el 514 el soberano de Lu tuvo que huir por motivos políticos y preguntó hospitalidad al duque de Ch’i. Confucio siguió el soberano en destierro. A la muerte del soberano el ducado de Lu dio A.C. en el 509 al duque Ting y a Confucio por fin consiguió, en el 501 A.C., ya tuvo cincuenta años, un encargo político. El duque Ting lo nombró gobernador de Chung-ti, capital del estado de Lu, permitiéndole de actuar el sueño de su vida: demostrar sobre el plan practico la autenticidad de sus ideas éticas y políticas.



Su administración se reveló tan perfecta que pudiera ser comparada con el período áureo de los soberanos míticos y además las leyes penales ya no vinieron sobrepuestas porque ya no fueron cometidos crímenes. Los felices resultados conseguidos pero la envidia y la enemistad de la corte y Confucio le valieron fue obligado a ir de Lu. Empezó así sus vagabundeos, que duraron bien trece años, por varios estados. Le volvió a Lu cuando
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VITA BIOGRAFIA DI CONFUCIO

VITA BIOGRAFIA DI CONFUCIO

VITA BIOGRAFIA DI CONFUCIO

Confucio è stato il primo ideatore e promotore di un pensiero originale, inedito nel panorama culturale cinese del VI-V secolo a.C.: il suo insegnamento può essere sintetizzato come “il tentativo di elaborare una concezione etica dell’uomo nella sua integralità e universalità


Il nome Confucio è dovuto ai missionari del secolo 17° che latinizzarono il nome del saggio cinese K’ung fu tzu (ovvero maestro Kung) in Confucius. Confucio nacque a Tsou, una borgata dello stato di Lu (odierna Chueh-li nello Shantung) nel 551 a.C (il 27 agosto o il 28 settembre). Suo padre era governatore di Tsou e di stirpe nobile. Confucio rimase orfano di padre a tre anni. La famiglia si trovò in condizioni disagiate e Confucio dovette fare molti sacrifici e lavori umili. Si sposò a 19 anni, ed ebbe due figli, un maschio e una femmina. Nello stesso periodo ricoprì modesti incarichi governativi.

Ma la sua vocazione era l’insegnamento e nel 530 a.C. aprì una scuola in cui erano ammessi tutti quelli che dimostravano di avere intelligenza, buona volontà e dai quali si faceva pagare a seconda delle possibilità. La sua era una scuola di tipo tradizionale, in cui si insegnavano le sei arti: riti, musica, tiro con l’arco, guida dei carri, annali, calcolo. Quando, nel 528 a.C., gli morì la madre, Confucio si uniformò ai riti che prescrivevano al figlio in lutto di non esercitare alcuna carica pubblica per tre anni e allora egli si ritirò a vita privata.

Dedicò questo periodo allo studio delle discipline a lui preferite: musica, riti e testi antichi. Questo studio profondo gli permise di tradurre in massime la saggezza degli antichi e di formulare poi norme che dovevano regolare il comportamento dell’uomo quale membro di una società. In seguito, per ampliare le sue conoscenze, nel 515 a.C. si recò a Loyang, la capitale del regno di Chou, dove la musica e i riti erano stati tramandati nella loro purezza originale. Pare che in questo periodo abbia incontrato Lao Tzu. Confucio ritornò poi a Lu e riprese l’insegnamento. Nel 514 il sovrano di Lu dovette fuggire per motivi politici e chiese ospitalità al duca di Ch’i. Confucio seguì il sovrano in esilio. Alla morte del sovrano il ducato di Lu passò nel 509 a.C. al duca Ting e Confucio ottenne finalmente, nel 501 a.C. (aveva ormai cinquant’anni), un incarico politico. Il duca Ting lo nominò governatore di Chung-Tu, capitale dello stato di Lu, permettendogli di attuare il sogno della sua vita: dimostrare sul piano pratico la fondatezza delle sue idee etiche e politiche.

La sua amministrazione si rivelò talmente perfetta che poté essere paragonata al periodo aureo dei sovrani mitici ed inoltre le leggi penali non vennero più applicate perché non furono commessi più crimini. I felici risultati ottenuti gli valsero però l’invidia e l’inimicizia della corte e Confucio fu costretto ad andarsene da Lu. Cominciò così le sue peregrinazioni, che durarono ben tredici anni, attraverso vari stati. Ritornò a Lu quando aveva ormai 69 anni. Il nuovo duca, Ngai, lo onorò, lo invitò a corte ma non gli affidò nessuna carica pubblica. Egli allora si dedicò, con i suoi discepoli, a raccogliere e a riordinare i testi antichi e scrisse una cronaca di Lu, intitolata Primavere e autunni. Si dice che, sette giorni prima di morire, un sogno l’avvertisse della prossima fine. Dopo aver recitato alcuni versi del Libro delle Odi (“Ecco come frana il monte T’ai/il grande albero viene abbattuto/e il saggio sfiorisce come un fiore) e avere ancora una volta espresso il suo rammarico per non essere riuscito a far accettare ai principi le sue idee, si ritirò nella sua stanza e morì. Era il 479 a.C.

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