PARAFRASI SAN MARTINO

PARAFRASI SAN MARTINO

PARAFRASI SAN MARTINO
Giosuè Carducci


PARAFRASI 1

La nebbia, sciogliendosi in una leggera pioggerella, risale per le colline rese quasi ispide dalle piante ormai prive di foglie e, spinto dal ventate fredde , il mare rumoreggia frangendosi sulla scogliera, con onde spumose colorate di bianco. Ma per le vie del piccolo paesello c si propaga, dai tini dove fermenta il mosto, l’odore aspro del vino nuovo che porta gioia ai cuori.Nel frattempo sui ceppi bruciati nel focolare scoppiettano quelle gocce di grasso cadenti dallo spiedo su cui cuoce la cacciagione; e il cacciatore se ne sta sull’uscio a guardare stormi di uccelli che, messi a confronto con le nubi rossastre del tramonto, sembrano neri, come quei pensieri che si vorrebbe mandar via lontano.

PARAFRASI 2

La nebbia, accompagnata da una leggera pioggia autunnale, sale verso i colli ricoperti di alberi spogli mentre il mare rumoreggia e spumeggia sotto l’impeto del maestrale; ma per le vie del paese, l’odore del mosto che fermenta nelle botti, rallegra gli animi degli abitanti.
Sopra ceppi di legno accesi è posto uno spiedo che scoppietta; il cacciatore fischia sulla porta ed osserva tra le nubi che rosseggiano al tramonto del sole gli stormi di corvi che se ne vanno lontano come lontano la sera se ne vanno le preoccupazioni.

PARAFRASI 3

La nebbia sale, lasciando una pioggerellina lieve verso i colli carichi di alberi spogli,e il mare nel mentre è in tempesta,pieno di schiuma e di onde,subendo il vento Maestrale;per le vie del borgo, però, c’è festae il mosto dei vini nei tini,che diffonde un odore aspro per tutto il paese,
rallegrando così gli animi.Sulla brace accesa e scoppiettante gira intanto lo spiedo e il cacciatore sta sulla porta fischiando intento a guardare le nuvole rosse nel tramonto,con uno stormo di uccelli neri che,come fossero pensieri vagabondi,si allontanano in direzione della notte.

METRICA
E’ un’ode anacreontica (come “Pianto antico”) composta da quattro quartine di settenari con schema ABBC. L’ultimo settenario di ogni strofa é tronco e ha rima identica nelle quattro quartine. Il lessico é per lo più colloquiale e il ritmo é reso agile dai versi brevi.

NOTE

Scritta nell’Autunno del 1883 (la festa di San Martino cade l’11 Novembre), San Martino è una poesia malinconica, che rievoca la bellezza della vita in campagna. Anche il villaggio sembra quasi far parte della natura. È una poesia molto famosa, che i bambini italiani imparano quasi tutti a memoria. Notate alla fine la bella immagine dei pensieri che fuggono come gli uccelli che migrano nel tramonto. Ma di chi sono questi pensieri? Del cacciatore, del poeta, di noi che leggiamo? Chi lo sa?


PARAFRASI SAN MARTINO

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