NAPOLEONE BONAPARTE STORIA

NAPOLEONE BONAPARTE STORIA

NAPOLEONE BONAPARTE STORIA


Ancora oggi Napoleone Bonaparte è uno degli uomini più famosi della storia.
Nacque ad Ajaccio, in Corsica, il 15 agosto 1769; nacque francese, ma, naturalmente, era figlio d’italiani.
Napoleone studiò ad Ajaccio e nel maggio 1779 entrò alla scuola militare di Brienne, nella Champagne. A Brienne rimase cinque anni.
Nel settembre del 1784 Napoleone ottenne un posto presso la ” Scuola Militare” di Parigi; vi rimase un anno e il 28 ottobre 1785, fu promosso sottotenente d’artiglieria.
Intanto la Rivoluzione francese si andava propagando nel paese.
Nel 1793 Tolone si era ribellata alle truppe rivoluzionarie.
Appoggiata dalla flotta inglese, sembrava imprendibile, ma il giovane capitano Napoleone progettò un piano ingegnoso, grazie al quale Tolone capitolò.
Poche settimane dopo, il giovane, che si era così distinto, fu promosso generale di brigata: aveva ventiquattro anni.
Con questo grado, Napoleone, nel 1794, partecipò alla Campagna d’Italia.
Parecchi italiani videro in Napoleone colui che veniva a far trionfare anche in Italia i princìpi della Rivoluzione francese.
La guerra condotta in Italia da Napoleone fu subito coronata da grandi successi: il re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, fu costretto a chiedere l’armistizio e gli Austriaci, dopo aver abbandonato la Lombardia, si asserragliarono nella fortezza di Mantova.
Allora Napoleone invase i ducati di Parma, di Milano e di Modena e costrinse i rispettivi principi a pagare alla Francia un’ingente somma e a cedere molte opere d’arte.
Poi diresse i suoi soldati contro lo Stato della Chiesa: occupata la Romagna, costrinse Papa Pio VI a cedere le legazioni di Ferrara e di Bologna.
Portate a termine queste conquiste, fece dell’Emilia uno Stato unitario, al quale diede il nome di Repubblica Cispadana.
Il 29 giugno 1797, Napoleone Bonaparte trasformò la Repubblica Cispadana in Repubblica Cisalpina, con capitale Milano e per bandiera il tricolore.
Nel 1801, Napoleone convocò a Lione quattrocento deputati della Repubblica Cisalpina, per elaborare una costituzione che rispettasse meglio i princìpi della Rivoluzione francese.
Della nuova Repubblica fu presidente Napoleone, che attuò importanti riforme amministrative e giudiziarie.
Fu anche rinnovato l’ordinamento delle scuole e vennero migliorate le condizioni dell’agricoltura, dell’industria e del commercio.
Alla Campagna d’Italia seguì l’impresa d’Egitto. Già da tempo Napoleone pensava d’occupare l’Egitto; di là sarebbe infatti potuto giungere in India per togliere alla nemica Inghilterra una delle sue più fiorenti colonie.
La flotta francese giunse il 9 giugno davanti all’isola di Malta che venne facilmente occupata. Poi, con facilità, l’esercito francese si impossessò d’Alessandria e marciò verso il Cairo.


La battaglia del Cairo, nota con il nome di “Battaglia delle Piramidi”, si risolse in favore dell’esercito francese. Intanto, negli ultimi mesi, in Europa, erano successi avvenimenti nuovi. L’Inghilterra aveva attuato contro la Francia una coalizione di Stati, che aveva sconfitti gli eserciti francesi in Italia, Olanda e Austria.
Quando Napoleone venne a conoscenza di questi avvenimenti, affidò il comando dell’esercito d’Egitto al generale Kleber e arrivò in Francia nell’ottobre del 1799.
Qui, egli venne accolto come un salvatore, perchè la Francia, dopo la Rivoluzione, non aveva avuto alcun governo che fosse capace di portare un po’ d’ordine nel caos da essa creato.
La situazione quindi era matura per un colpo di Stato, destinato a portare Napoleone al potere. Il 7 febbraio 1800 fu approvata una nuova Costituzione e Napoleone divenne “Primo console” con autorità assoluta sulla Francia. Nei quattro anni del Consolato (1800 – 1804), Napoleone svolse una gigantesca opera di ricostruzione e di riordinamento.
Sotto la sua direzione, una commissione di illustri avvocati fissò delle leggi precise alle quali ciascun cittadino doveva scrupolosamente ubbidire. L’insieme di quelle leggi formarono il Codice Civile che fu chiamato anche Codice Napoleonico.
Napoleone si preoccupò anche di migliorare la navigazione fluviale della Francia, con la costruzione di alcuni canali e pensò di costruire strade comode ed ampie.
Quando le Nazioni nemiche della Francia cercarono di metterla in difficoltà non inviandole più i prodotti agricoli, Napoleone non si perse d’animo. Ai prodotti mancanti ne sostituì altri. Poiché nel territorio dell’Impero non giungeva più caffè si cercò di sostituirlo introducendo in Francia ed in Belgio vaste piantagioni di cicoria. Per compensare la mancanza dello zucchero di canna si trovò la maniera di ricavarlo dalle barbabietole. E quando cominciò a scarseggiare anche il grano si pensò di dare grande sviluppo alla coltivazione delle patata. Inoltre, molti dell’Europa, per merito di Napoleone fecero notevoli progressi nell’industria.


Nel 1801 firmò un concordato, con il quale il governo francese riconosceva ufficialmente il Cattolicesimo come la religione della maggioranza dei Francesi.
Il 18 maggio 1804 un decreto del Senato affidava il governo della Repubblica a un imperatore – Napoleone I – ossia trasformava praticamente la Repubblica francese in una monarchia imperiale e assoluta. Napoleone fu proclamato Imperatore di Francia e fu incoronato dal Papa Pio VII a Parigi. Nella primavera seguente, Napoleone si recò a Milano e in Duomo fu proclamato Re d’Italia.
Nell’autunno del 1806 l’esercito francese si rimise in movimento e schiacciò la Prussia; Napoleone proseguì verso Berlino. Poi per Varsavia: ora toccava alla Russia, la quarta grande nemica. L’8 febbraio 1807 le truppe francesi e quelle russe si scontrarono presso Eylau, nella Prussia orientale. Un inutile macello perché non ebbe né vincitori né vinti. I due avversari si scontrarono ancora a Friedland (14 giugno 1807) e questa volta la “Grande Armée” francese saldò i conti di Eylau. I russi furono disfatti e domandarono un armistizio.


Nel 1807 l’esercito napoleonico occupò militarmente il Portogallo; poi, fu la volta della Spagna. Fu una guerra atroce, che durò praticamente sei anni.
Fra il maggio 1808 ed il maggio 1809, fece occupare militarmente lo Stato pontificio: le Marche furono aggregate al Regno d’Italia, il Lazio e l’Umbria annessi all’Impero. Così, nel 1810, la Francia aveva raggiunto la massima grandezza e potenza della sua storia: l’impero si estendeva dai Pirenei alla Danimarca, comprendendo Olanda, Belgio, parte della Germania e dell’Italia.
Nel 1812 ci fu la tragica Campagna di Russia, con gli avvenimenti che condussero a Waterloo.
Napoleone, il 22 giugno 1815, abdicò proclamando imperatore il figlio e lasciò Parigi. Fu fatto trasportare nell’isoletta di Sant’Elena, in pieno Oceano Atlantico dove visse sei anni.


Morì il 5 maggio 1821.
Per ordine degli Inglesi, fu seppellito a Sant’Elena e nel 1840, Luigi Filippo fece riportare la salma in patria nell’edificio degli “Invalidi”.

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