MELPOMENE MEMNONE METIDE

MELPOMENE MEMNONE METIDE

MELPOMENE MEMNONE METIDE


MELPOMENE

Figlia di Zeus e di Mnemosine (la memoria), Melpomene è la musa della tragedia. Amata dal dio fluviale Acheloo, Melpomene sarebbe, secondo alcuni, la madre delle sirene, esseri favolosi rappresentati con testa di donna e corpo di uccello (secondo alcune versioni con corpo di pesce), la cui voce seducente attirava i marinai per farli morire. Altri ne fanno la madre del musico Tamiri.


MEMNONE

Figlio di Titone, fratello del re Priamo, e di Eos (l’aurora), Memnone divenne re dell’Etiopia. Durante la guerra di Troia fu alleato di suo zio. Uccise Antiloco, figlio di Nestore, e fu ucciso a sua volta da Achille quando questi riprese la battaglia dopo la morte di Patroclo. Omero parla delle sue avventure nell’Odissea (libri III e IV).


METIDE

Secondo Esiodo la prima sposa di Zeus fu Metide, personificazione della prudenza, la più saggia di tutti gli dei e di tutti i mortali. Quando Metide fu incinta, Urano e Gea consigliarono a Zeus di ingoiarla, perché c’era il rischio che mettesse al mondo un figlio che l’avrebbe detronizzato, in quanto avrebbe unito in sé la saggezza della madre e la potenza del padre. Seguendo il loro consiglio, Zeus la divorò, dopo di che fu lui stesso a dare alla luce una figlia, Atena, la quale uscì tutta armata dalla testa del padre.

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