LA NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

LA NASCITA DELLA REPUBBLICA ITALIANA


La Repubblica Italiana è stata creata nel 1946 dopo il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno di quell’anno. Questo è stato il primo referendum dell’Italia distrutta e divisa dalla Seconda Guerra Mondiale e dal regime fascista, in cui i cittadini sono stati chiamati a scegliere la forma di governo dello Stato.

Per la prima volta, le donne hanno partecipato al referendum in seguito al riconoscimento del suffragio universale nel febbraio 1945. La Repubblica ha vinto il referendum con il 54,3% dei voti, mentre la Monarchia ha ottenuto il 45,7%.

In termini assoluti, 12.717.923 cittadini italiani hanno votato a favore della Repubblica italiana, mentre 10.719.284 cittadini si sono espressi a favore della Monarchia. Il 2 giugno 1946, i cittadini italiani sono stati anche chiamati a eleggere i membri dell’Assemblea Costituente, il cui compito era quello di redigere la nuova Costituzione.

Il 25 giugno, l’Assemblea ha iniziato i propri lavori eleggendo Giuseppe Saragat come Presidente. Il 28 giugno, Enrico De Nicola è stato eletto Capo provvisorio dello Stato. Nel dicembre 1947, i Padri Costituenti hanno completato i propri lavori e approvato la nuova Costituzione. Così, la Repubblica parlamentare è stata creata.

Il 1 gennaio 1948, la Costituzione è entrata in vigore e Enrico De Nicola è stato eletto come primo Presidente della Repubblica Italiana. Dopo il ventennio fascista e la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia è diventata una Repubblica grazie alla volontà popolare.


IL REFERENDUM

Ecco come si svolse il Referendum per decidere la nuova forma di governo della Repubblica italiana:
Il conteggio delle schede avvenne a Roma, nella Sala della Lupa del Palazzo di Montecitorio, che oggi ospita la Camera dei deputati.
Rappresentanti della Corte di Cassazione, ufficiali anglo-americani della Commissione alleata e giornalisti sedevano attorno al tavolo all’interno della sala.
Erano due gli addetti al conteggio delle schede: uno annotava i voti per la Monarchia e uno quelli a favore della Repubblica. Entrambi erano dotati di una calcolatrice, ma tenevano comunque una seconda conta anche a mano.
Il 10 giugno 1946, la Corte suprema di Cassazione comunicò i primi risultati del referendum. Solo il 18 giugno emise l’esito definitivo e proclamò la vittoria della Repubblica.
La Repubblica ottenne 12.717.923 voti, equivalenti al 54,3%.
La Monarchia ottenne 10.719.384 voti, equivalenti al 45,7%.
Vi furono inoltre 1.498.136 voti nulli.
I deputati da eleggere all’Assemblea Costituente erano in totale 573, ma si votò solo per 556, poiché mancavano alcune province. Le liste che si erano schierate a favore della Repubblica italiana, come la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista Italiano o il Partito Socialista italiano, ottennero un risultato sorprendente, circa l’80% dei voti, una percentuale molto più alta rispetto alla Repubblica. Al contrario, le liste monarchico-liberali ottennero poco meno del 10%, a fronte del 45,7% dei voti espressi in favore della monarchia.
Con l’elezione del 2 giugno 1946, giunse al termine il lungo e movimentato processo di transizione iniziato con la caduta del regime fascista il 25 luglio 1943, al termine della drammatica seduta del Gran Consiglio del Fascismo che portò alla destituzione e all’arresto a Villa Savoia, che sfiduciò l’allora Capo del Governo Benito Mussolini.


Come è nata la Costituzione Italiana riassunto?

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La Costituzione italiana nasce dal lavoro di una commissione di 75 saggi che il 31 gennaio 1947 sottoposero all’Assemblea Costituente un testo che, dopo l’esame di numerosi emendamenti, venne approvato il 22 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1 gennaio 1948.

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