Il labirinto iniziatico

Il labirinto iniziatico

Il labirinto iniziatico

labirinto di Amiens

labirinto di Amiens

In molte cattedrali è possibile scorgere sulle lastre che formano il pavimento o su qualche parete, la raffigurazione di un labirinto, anche se di solito è diverso da cattedrale a cattedrale ha lo stesso identico scopo in ognuna di esse.

Tale raffigurazione viene chiamato “il Labirinto di Salomone”, si pone come il percorso iniziatico che deve compiere chi vuole conoscere i segreti delle cattedrali, il procedimento della Grande Opera (in caso si interpreti le cattedrali come simboli alchemici), o più in generale la verità.

Da molti è stato fatto notare come in realtà i labirinti non siano però percorsi a senso unico, per cui per arrivare al centro-conoscenza bisogna si evitare i muri ciechi e i trabocchetti disseminati sul cammino, ma è anche vero che una volta raggiunta la meta bisogna ripercorrere il labirinto all’indietro, alla rovescia, per uscirne.

Molti dei labirinti più famosi sono stati distrutti e smantellati da ladri (infatti molti labirinti erano creati con lastre d’oro o d’argento), per cui oggi ce ne sono rimaste solo le descrizioni. E’ questo il caso del labirinto di Amiens, rappresentato da una sbarra ed un semicerchio d’oro, che rappresentava la levata del sole all’orizzonte, e di quello di Chartres, una serie di cerchi concentrici che si ripiegano l’uno sull’altro, formando un infinita varietà di combinazioni, al centro della quale era rappresentato il duello di Teseo con il Minotauro, argomento che rimandava subito alla mente l’immagine di un altro labirinto leggendario, quello di Creta.

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