FORMAZIONE CULTURALE DI ALESSANDRO MANZONI

FORMAZIONE CULTURALE DI ALESSANDRO MANZONI


Dal 1791 al 1802 Alessandro Manzoni frequenta il collegio dei padri Somaschi e Barnabiti a Milano, un’esperienza di cui egli non serberà mai un ricordo positivo: cucina fetida, insegnanti moralisti e retrogradi, che gli impartiscono una formazione classica e religiosa, materie di studio poco interessanti. Terminati gli studi liceali presso i collegi religiosi, Alessandro vive a Milano con il padre. Qui ha occasione di frequentare figure di intellettuali e scrittori che incideranno molto sulla sua produzione letteraria (per esempio i poeti Ugo Foscolo e Vincenzo Monti). Tra il 1805 e il 1810 abita a Parigi, con la madre – rimasta in seguito vedova alla morte del compagno Carlo Imbonati-, frequenta i salotti intellettuali e stringe alcune amicizie per lui decisive, in particolare con lo storico e critico letterario Claude Fauriel e gli “ideologues”, intellettuali eredi degli illuministi settecenteschi.
Alla formazione culturale del giovane Manzoni contribuiscono dunque in egual misura le idee dell’Illuminismo e del Romanticismo:

– il giovane Manzoni nasce a Milano e ne respira, sin da bambino, il clima culturale dominato dalle idee illuministe di rinnovamento della società civile;

– tali idee vengono trasmesse al giovane anche attraverso la presenza e gli scritti del nonno, il giurista Cesare Beccaria;

– la figura materna rappresenta un modello di libertà (rifiuta le convenzioni sociali per seguire i propri sentimenti = Romanticismo) e di emancipazione (Illuminismo).

– Manzoni vive e opera in due grandi capitali europee, Milano e Parigi. La prima è il fulcro dei moti insurrezionali del 20-21 e 30-31 (Romanticismo = autodeterminazione dei popoli), la seconda è una grande capitale culturale in cui M. ha la possibilità di conoscere intellettuali sia di formazione illuminista (Fauriel) sia di ispirazione romantica (Carlo Imbonati).

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