EPITETI PER CALISPO

EPITETI PER CALISPO


Omero la indica con diversi epiteti: la ninfa dalle belle trecce,dea luminosa

la ninfa calipso è veneranda, ovvero venerabile data la sua natura semi-divina che le consente una vita molto lunga e prospera.


Calipso
La ninfa Calipso, figlia del titano Atlante, rappresenta la classica donna che si impossessa dell’uomo e pretende che stia chiuso nel suo (della donna) mondo. Non per nulla il suo nome significa “occultatrice” (da kalyptein, nascondere): e infatti con lei sulla scena Odisseo è sparito, finito ai margini della storia e del mondo.
Tutto è bloccato, tantevvero che occorre addirittura un consiglio degli dei, un intervento di Atena, un ordine di Zeus e un’ambasceria di Hermes, per rimettere in moto la situazione. Sull’isola di Ogigia non succede mai niente, il tempo è fermo, il povero Odisseo tutti i giorni va sullo scoglio più lontano a sospirare… Ma lei, niente: imperterrita, se lo tiene ben stretto per sette lunghi anni, giusto il tempo per farlo considerare oramai morto dai più. Si lamenta con Hermes che gli impone di lasciarlo libero, accusando gli dei di invidia: reazione da vera oca (che differenza rispetto a Circe!). E come argomento per dissuadere Odisseo dal proposito di intraprendere nuovamente la via del ritorno, non trova di meglio che ricordargli che lei è attraente quanto Penelope, anzi di più perché, essendo immortale, non invecchia.
Una delle donne che pensano e trattano gli uomini come se fossero in grado di apprezzare unicamente il loro corpo. Non per nulla è figlia di uno tutto muscoli e niente cervello.

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