ARIOSTO LE SATIRE IL VENEZIANO E IL CAVALLO

ARIOSTO LE SATIRE IL VENEZIANO E IL CAVALLO


IL VENEZIANO E IL CAVALLO: (IV, vv. 208-232) Un veneziano riceve un
cavallo in dono dal re del Portogallo. Vi monta ma credendo non
esserci differenza tra condurre una barca ed un cavallo si attacca in
qualche modo alla sella e sprona il cavallo che parte al galoppo, allora
il veneziano tira la briglia e il cavallo non sa più se correre o fermarsi
finché disarciona il veneziano. Morale: “Meglio avere egli, et io meglio
avrei fatto, egli il ben del cavallo, io del paese, a dir ‘o re, o signor, non
ci sono atto; sie pur un altro di tal don cortese” (Ariosto era
commissario del duca Alfonso in Garfagnana… con molti problemi).

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