IL BACCO

IL BACCO

Bacco è un pittura ad olio su tela di cm 95 x 85 realizzato tra il 1596 ed il 1597 dal pittore italiano Caravaggio. È conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze.

Fu commissionato dal cardinal Del Monte per regalarlo a Ferdinando I de’ Medici in occasione della celebrazione delle nozze del figlioCosimo II, l’immagine alluderebbe con ironia alla nota frugalità del Granduca, che era anche astemio.Risultato immagini per IL BACCO

Non si conosce il modello dell’opera: alcuni sostengono che si tratti dello stesso Caravaggio (seppur molto trasformato) che avrebbe lavorato alla stesura dell’opera con un sistema di specchi; altri, invece, notano la somiglianza di questo Bacco con Mario Minniti, compagno e amico di Caravaggio, che probabilmente aveva posato in altre opere del pittore lombardo.

L’interpretazione dell’opera non ha una voce comune: Wittokower (che ritiene il Bacco sia un autoritratto) crede che il dipinto rappresenti il temperamento lussurioso dell’autore; Posner dà un significato omosessuale all’opera notando delle somiglianze con il ritratto di Antinoo, l’amato di Adriano; Frommel ritiene che Caravaggio voglia rifarsi al rapporto che c’era tra lui e il modello, Mario Minniti; per Röttengen e Fagioli il Bacco vuole rappresentare un tema caro a Caravaggio, quello dell’eterna giovinezza; l’ipotesi di Calvesi, invece, afferma che ilBacco sia in realtà Cristo redentore che offre il vino (il sangue di Dio) come simbolo di sacrificio e redenzione; infine il Delvo rilegge il dipinto in chiave oraziana in cui la presenza di frutta e di altri elementi naturali vuole significare il vivere secondo natura e il piacere della vita agreste e temperata.

La figura del Bacco è estremamente realistica in accordo con la filosofia artistica di Caravaggio che rifiutava qualsiasi idealizzazione e che cerca di attenersi alla realtà nel modo più rigoroso possibile. Precedentemente Bacco veniva idealizzato e veniva creata una bellezza ideale che non trovava alcun raffronto con la realtà. Caravaggio, ancora una volta, si mostra un audace innovatore sfidando canoni ben consolidati: il Bacco caravaggesco è molto più umano e verisimile. La posizione non è più quella di un Bacco quasi erculeo ma è quasi spossata, accasciata sul triclinio. Lo sguardo è un po’ intorpidito dal vino e accenna un lieve sorriso.

Il vino è stato versato da poco, come indicano le bollicine nella caraffa (che si trova nell’angolo basso sinistro dell’opera), mentre Bacco tiene in mano il calice con poca sicurezza, come mostrano le vibrazioni; le guance, come le mani, sono arrossate e contrastano con il pallore della pelle, indicando uno stato di leggera ebbrezza.

La mano destra del Bacco tiene un fiocco, posto in corrispondenza dell’ombelico. Esso sarebbe da interpretarsi come il nodo che unisce Dio all’uomo, è quindi un’Homo copula mundi tipico della filosofia neoplatonica di Marsilio Ficino.

Nel corso di una fase di restauro, le sofisticate analisi utilizzate hanno permesso di scoprire, all’interno della citata caraffa di vino, un volto di uomo, che i ricercatori ritengono essere l’autoritratto dello stesso Caravaggio.

/ 5
Grazie per aver votato!

Privacy Policy

Cookie Policy

error: Content is protected !!