ILIADE VV 455 TRADUZIONE

ILIADE VV 455 TRADUZIONE

(Iliade, libro VI, vv. 455 traduzione)


quanto per te, che qualche acheo chitone di bronzo(11),
(455)⇒ trascinerà via piangente, libero giorno togliendoti(12):
allora, vivendo in Argo, dovrai per altra tessere tela,
e portar acqua di Messeìde o Iperea(13),
costretta a tutto: grave destino sarà su di te


(11)⇒ chitone di bronzo:
dall’armatura di
bronzo; epiteto
formulare.


(12)⇒ libero…
togliendoti:
privandoti della
libertà.


(13) ⇒dovrai… Iperea:
tessere per altri e
attingere l’acqua
erano attività proprie
delle schiave.
Messeide e Iperea
sono due fonti che si
trovano in Grecia.


Ettore teme che, se
Troia cadrà,
Andromaca diventerà
prigioniera dai Greci
e costretta a umili
lavori. Egli quindi
combatte anche per
difenderla dalla
schiavitù, che spesso
toccava alle donne
dei vinti.

 

 

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ILIADE VV 485 TRADUZIONE

ILIADE VV 485 TRADUZIONE

(Iliade, libro VI, vv. 485 traduzione)

vv(485)⇒l’accarezzò con la mano, le disse parole, parlò così:
«Misera, non t’affliggere troppo nel cuore!
nessuno contro il destino potrà gettarmi nell’Ade(21);
ma la Moira(22), ti dico, non c’è uomo che possa evitarla,
sia valoroso o vile, dal momento ch’è nato.


(21) ⇒gettarmi nell’Ade:
uccidermi. L’Ade è il
regno dei morti.


(22)⇒ la Moira:
personificazione del
destino.


Secondo la
concezione arcaica,
il destino («la
Moira”) di ogni
uomo era fissato fin
dalla sua nascita e
nulla poteva
modificarlo. Ettore
accetta i suoi limiti
di uomo, e anche in
questo rivela la sua
grandezza

 

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