LA PACE DI WESTFALIA 1648

LA PACE DI WESTFALIA 1648


La pace di Westfalia stabiliva

Il riconoscimento dell’indipendenza della Repubblica delle Province Unite

l’acquisizione, da parte della Francia, di parte dell’Alsazia e delle città di Metz, Toul e Verdun (sul confine tra Francia e Germania, nel territorio attraversato dal fiume Reno, navigabile e quindi importantissimo per i commerci)

l’acquisizione, da parte della Svezia, della Pomerania occidentale, cioè della regione situata a sud del mar Baltico: in tal modo la Svezia accentuava il suo controllo del Mar Baltico, importantissimo per i commerci internazionali (gli altri stati che si affacciavano sul mar Baltico erano il Brandeburgo-Prussia e la Polonia).

il riconoscimento dell’autonomia degli stati tedeschi, anche in politica estera. La Germania si trovò quindi divisa in una miriade di staterelli del tutto autonomi; tra gli stati tedeschi quello più consistente e potente divenne il Brandeburgo-Prussia, situato nella Germania nord-orientale .

Nei territori dell’impero il principio “Cuius regio eius religio” fu esteso anche al calvinismo e l’Editto di Restituzione fu cancellato.

La pace segnò il definitivo crollo del disegno egemonico politico e religioso asburgico. L’imperatore esercitava ormai la sua sovranità solo sui domini ereditari di Austria, Boemia e Ungheria, mentre la Francia diventava la prima potenza nel continente europeo.

La pace di Westfalia inoltre pose fine alle guerre di religione, perché la divisione religiosa dell’Europa fu riconosciuta e accettata da tutti gli Stati.

La guerra dei Trent’anni, che concluse la lunga fase delle guerre di religione, ebbe conseguenze immediate gravissime:

molte regioni europee subirono enormi devastazioni, le finanze degli Stati belligeranti furono ridotte allo stremo, ilpassaggio dei soldati favorì a diffusione delle epidemie. Tutto ciò aggravò la crisi che si era manifestata già prima dello scoppio del conflitto

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