ALLA SERA FOSCOLO FIGURE RETORICHE
– Quali sono le metafore nella poesia Alla sera?
– due metafore, una al v. 1 («fatal quïete») e una al v. 11 («torme»). Di «fatal quïete», connotante la morte, si è già parlato nel paragrafo Contenuti; «torme», vocabolo tipico delle Ultime lettere di Jacopo Ortis, indica invece gli affanni, descritti come schiere, che hanno logorato la vita di Foscolo.
-Figure retoriche:
Anastrofe: v. 1: “Forse perché della fatal quïete/Tu sei l’immago a me sí cara vieni”;
Allitterazioni: 14; v. 7; v. 2; v. 6; vv. 9-10: “spiRto, gueRRieR, entRo, Rugge”; “Sempre, Scende, Secrete”; “iMMago, Me, vieNi”; “teNebre e luNghe all’uNiverso MeNi”; “orMe / che vaNNo al Nulla eterNo e iNtaNto”. C’è un’alternanza, in tutto il sonetto, tra suoni lievi nelle quartine (vocali “i” ed “e”, ad esempio in “quiete; vieni, liete…”) e suoni duri nelle terzine vocali “o” ed ”u” (“nulla”, “cure”, “rugge”…), consonante “r”
Anafore: 3 e 5: “e quando…e quando”
Enjambements: 5-6; vv. 7-8; vv. 10-11; vv. 13-14: “inquiete / tenebre”; “secrete / vie”; “fugge / questo reo tempo”; “dorme / quello spirto guerrier”
Apostrofe: 3: “o sera”
Metafore: 14: “fatal quiete”; “spirto guerrier ch’entro mi rugge”
Antitesi (accostamento di due parole o frasi di significato opposto): 13-14: “dorme / quello spirto guerrier ch’entro mi rugge”
Chiasmo: vv. 13-14: “dorme/guerrier”, “pace/rugge”;
Schema metrico e rime: sonetto (14 endecasillabi raggruppati in due
quartine e due terzine). Rima: ABAB ABAB CDC DCD.
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