Sonetto 56 Rime d’Amore di Gaspara Stampa
Sonetto 56 Rime d’Amore di Gaspara Stampa
Ritraggete poi me dall’altra parte,
come vedrete ch’io sono in effetto:
viva senz’alma e senza cor nel petto
per miracol d’Amor raro e nov’arte;
quasi nave che vada senza sarte,
senza timon, senza vele e trinchetto,
mirando sempre al lume benedetto
de la sua tramontana, ovunque parte.
Ed avvertite che sia ‘l mio sembiante
da la parte sinistra afflitto e mesto,
e da la destra allegro e trionfante:
il mio stato felice vuol dir questo,
or che mi trovo il mio signor davante;
quello, il timor che sarà d’altra presto.
Parafrasi:
Ritraete poi me dall’altra parte (del quadro)
come vedrete che io sono in effetti:
viva ma senz’anima e senza cuore nel petto,
per un miracolo d’Amore raro e nuovo;
quasi (io fossi) una nave che va senza funi,
senza timone, senza vele e trinchetto,
guardando sempre verso
la stella polare, ovunque vada.
E badate che il mio aspetto
sia dalla parte sinistra afflitto e mesto,
ed a destra allegro e trionfante:
il mio stato felice vuol dire questo,
ora che vedo davanti a me il mio signore;
quell’altro, che egli possa amare presto un’altra.