PRETORIANI ROMANI
Fin dalla fondazione dell’impero da parte di Augusto, il corpo dei pretoriani costituì il vero e proprio baluardo dell’imperatore contro ogni pericolo mosso nei suoi confronti: composte dal fior fiore dell’èlite municipale italica, ingenti nel numero, ben motivate ed agguerrite, le coorti pretorie costituivano la guardia d’onore, la milizia politica e la punta di diamante dei reparti combattenti al servizio non tanto, o non solo, del principe, quanto piuttosto dell’istituzione imperiale stessa. Ma coloro che nel corso del primo secolo dell’impero furono le vere e proprie guardie del corpo degli augusti e degli altri componenti della famiglia imperiale, coloro che circondavano fisicamente l’imperatore in ogni occasione, sia nelle strade di Roma che sul fronte bellico, furono i Germani corporis custodes, appunto “le guardie del corpo germaniche”. Tale denominazione derivava dal fatto che il loro reclutamento avveniva pressochè esclusivamente fra le popolazioni germaniche degli Ubii e dei Batavi, stanziate pressapoco nel territorio corrispondente all’odierna Olanda, genti caratterizzate da un’eccezionale prestanza fisica ma anche e soprattutto da una provata fedeltà all’Urbe, tanto che grazie al loro attaccamento alla causa romana già nel 38 a.C. entrambi i popoli erano stati ammessi sulle terre della riva sinistra del Reno, quella controllata dalle aquile legionarie. Ma, contrariamente a quanto detto sopra per i pretoriani, i Germani corporis custodes più che a Roma erano fedeli proprio alla persona del principe e dei suoi familiari, cosa che dimostrarono in numerosi momenti delicati della prima storia imperiale.