LA SVASTICA

LA SVASTICA

LA SVASTICA


La svastica, com’ è noto, è il simbolo che Hitler ha scelto come emblema del partito nazionalsocialista e, più tardi, del suo Terzo Reich; essa consiste in una croce i cui bracci terminano con dei segmenti, ‘simil-uncini’, ad angolo retto, volto da destra verso sinistra: da qui il nome ‘croce uncinata’. Hitler la scelse perché adottata da molti gruppi antisemiti agli inizi del ‘900 che attribuivano alla croce uncinata un’ origine ariana (a torto, come vedremo).
Il motivo della svastica, in realtà, ha origini abbondantemente anteriori: esso risale infatti al tardo Neolitico; la svastica si è poi ampiamente diffusa soprattutto nell’ età del ferro. La si ritrova poi nelle ceramiche dell’ Elam (regione situata lungo il corso inferiore del Tigri), su alcuni idoletti femminili della Troade (in Asia minore), su vari oggetti della regione danubiana, in Grecia sui vasi, di stile geometrico, di Dipylon, su alcune statuette della Beozia e sui vasi dipinti di Rodi, e in Italia, sui vasi cinerari e sulle urne a capanna del Villanoviano.
Il significato preciso di questo simbolo antichissimo e diffusissimo, come abbiamo visto, in Europa e in Asia (e come vedremo in tutto il mondo), è incerto, tuttavia la maggior parte degli studiosi lo riferisce alla simbologia solare e ai contenuti soprannaturali attribuiti nell’ antichità all’ astro del giorno. Tale aspetto è però effettivamente documentato solo in India, dove la croce uncinata assume nel tempo il significato di benessere e di vita (il termine svastica deriva dal sanscrito ‘svasti’, che vuol dire appunto salute, felicità). In ogni caso è probabile che in molti posti sia stata usata come semplice motivo ornamentale.
La grafia della svastica ha subito parecchie variazioni e trasformazioni: talvolta appare come una doppia S incrociata (a Troia e nell’ arte micenea); in molti casi la svastica è posta nel verso opposto rispetto a quella nazista; nel Tibet i lama rossi della setta del Bon adottarono per primi la svastica nel verso hitleriano ma con dei puntini al centro. Questa e altre immagini della svastica e delle sue varianti sono illustrate nella foto che allegherò alla fine del topic.
L’ uso della svastica resistette nel tempo: si hanno rinvenimenti di croci uncinate in Africa, nelle Americhe, dove la si trova addirittura su monumenti aztechi e incaici, e anche nell’ arte funeraria cristiana dal II secolo dopo Cristo in poi, forse come semplice rafforzamento della croce cristiana o forse come rimanescenza pagana. Addirittura, altra beffa della storia (come la sorte del blitzkrieg), è stata trovata una svastica in un tempio ebraico in Palestina (!).
Proprio la sua forma a croce ispirerà la satira di oppositori e delatori del nazismo che vedranno in essa il simbolo del destino dei cristiani nella Germania di Hitler: essere schiacciati dal peso di quella terribile croce, ancora più scomoda e pesante di quella normale.
In conclusione se trovate delle svastiche scolpite nella pietra o nell’ acciaio o dipinte nei vasi non fatevi ingannare: la croce uncinata, in tutte le sue varianti, è un simbolo più puro e positivo di quanto il ricordo del Terzo Reich vi possa far pensare.


FONTI:
-William L. Shirer, “Storia del Terzo Reich”, Fabbri Editori, Milano, 1978.
-“L’Enciclopedia della storia universale”, De Agostini, Novara, 1995.

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