Il trionfo di Bacco e Arianna analisi

Il trionfo di Bacco e Arianna analisi

Quant’è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Quest’è Bacco e Arianna,
belli, e l’un dell’altro ardenti:
perchè ‘l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or, da Bacco riscaldati,
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Queste ninfe anche hanno caro
da lor essere ingannate:
non può fare a Amor riparo
se non gente rozze e ingrate:
ora, insieme mescolate,
suonon, canton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Questa soma, che vien drieto
sopra l’asino, è Sileno:
così vecchio, è ebbro e lieto,
se non può star ritto, almeno
ride e gode tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Mida vien drieto a costoro:
ciò che tocca, oro diventa.
E che gioia aver tesoro,
s’altri poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi;
oggi siàn, giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine e maschi;
ogni tristo pensier caschi:
facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò c’ha esser, convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.


Analisi

Bellissima poesia è “Il trionfo di Bacco e Arianna”, è il più famoso dei Canti Carnevaleschi (canzoni a ballo composte per allietare le feste di Carnevale) di Lorenzo De Medici  ed è un coro libero e festante quasi la voce di un’epoca ,espressione di motivi comuni e diffusi nella società del suo tempo. Questo componimento, scritto in occasione del Carnevale del 1490, descrive il trionfo di un carro mascherato, quello di Bacco, accompagnato dal suo seguito: Arianna, ninfe e satiri. Da un lato i motivi mitologici e classici : Bacco e Arianna innamorati l’uno dell’altro, i selvaggi satiretti che tendono agguati alle ninfe,Mida con la sua avidità e cupidigia, che sfilano in una bizzarra mascherata, dall’altro quel lieve rimpianto per la fuggevolezza della gioventù da cui deriva l’invito a godere di ogni ora che passa.
Il canto, pieno di ebbrezza festosa, è velato appunto da una punta di amaro per la coscienza del continuo fluire del tempo e per la coscienza che non è possibile avere nessuna certezza delle cose future.
Dal momento che quello che deve accadere è inevitabile che accada bisogna cogliere e godere le gioie del presente, perchè solo il presente è dato all’uomo di conoscere: “ del doman non c’è certezza”
. Nel Trionfo di Bacco e Arianna, l’autore invita alla gioia e alla spensieratezza di cui la giovinezza è simbolo, tuttavia la sua esortazione a vivere e a godere è costantemente pervasa da una profonda malinconia.

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