ENEIDE CONTESTO DELL’OPERA
ENEIDE CONTESTO DELL’OPERA
Il contesto dell’opera
Il poema è stato composto in un periodo in cui a Roma stavano avvenendo grandi cambiamenti politici e sociali: La Repubblica era caduta, la guerra civile aveva squassato la società e l’inaspettato ritorno ad un periodo di pace e prosperità, dopo parecchi anni durante i quali aveva regnato il caos, stava considerevolmente mutando il modo di rapportarsi alle tradizionali categorie sociali e consuetudini culturali. Per reagire a questo fenomeno, l’imperatore Augusto stava tentando di riportare la società verso i valori morali tradizionali di Roma e si ritiene che la composizione dell’Eneide sia specchio di questo intento. Enea è tratteggiato come un uomo devoto, leale verso il suo paese e attento alla sua crescita, piuttosto che preoccupato dei propri interessi. Egli ha iniziato un percorso che ha portato alla fondazione ed alla gloria di Roma.
Si può inoltre rivolgere l’attenzione al rapporto tra Troiani e Greci che si riscontra all’interno dell’Eneide. I Troiani secondo il poema furono gli antenati dei Romani, mentre gli eserciti greci, che avevano assediato e saccheggiato Troia, erano i loro nemici: tuttavia, all’epoca in cui l’Eneide è stata scritta, i Greci facevano parte dell’Impero romano e, pur essendo un popolo rispettato e considerato per la sua cultura e civiltà, erano pur sempre un popolo sottomesso. Questo problema viene risolto sostenendo che i Greci avevano battuto i Troiani solo grazie ad un trucco, il cavallo di legno, e non con una battaglia in campo aperto: in questo modo l’onore e la dignità dei Romani restavano salvi.