Decadentismo Genesi e contesto storico

Decadentismo Genesi e contesto storico

Il Decadentismo come fenomeno culturale europeo.
Decadente: termine usato inizialmente in Francia da critici benpensanti per indicare con disprezzo l’arte di
alcuni giovani gruppi di artisti, che nella Parigi di fine Ottocento, creavano opere stravaganti.
Questi bohémiens vagavano da un club all’altro (Chat noir: Gatto Nero) e avevano il comune intento di
scandalizzare i benpensanti. Si ispiravano a Baudelaire, considerato il profeta di un’arte nuova. Univano
sensualismo e misticismo, amore della morte e del dolore, ricerca dell’artificiale e del perverso,
contemplazione della morte, gusto del macabro e del putrescente.
Questi scrittori capovolsero il termine decadente e ne fecero un’insegna di orgoglio.
Nel 1886 crearono la rivista Decadent.
Il loro manifesto ora il romanzo A Rebours (Controcorrente) di Huysmans.
Presto movimento confluirà poi nel Simbolismo.
Età del Decadentismo.
Contesto storico.
Seconda rivoluzione industriale. Imperialismo. Depressione degli anni 1873 1896.
Per uscire dalla crisi cambiarono le forme di organizzazione delle imprese, il ruolo dello Stato nello sviluppo
economico, il sistema delle relazioni economiche internazionali. Le industrie si organizzarono in holdings,
cartelli , Trust.
Gli Stati adottarono politiche protezionistiche, e si impegnarono nella ricerca di nuovi mercati.
Tutte le grandi potenze tesero a proiettare verso l’esterno i propri interessi economici in modo sempre più
aggressivo. Dagli anni ’80 si ha l’imperialismo, di cui il colonialismo fu la più tipica manifestazione.
Dal 1890 si hanno i primi risultati e dal 1896 l’economia entra in una nuova fase di espansione.
·Crescita amplificata dallo sviluppo dei trasporti, dalla spartizione coloniale di Africa e Asia.
·Intero pianeta unificato sulla divisione tra Paesi industrializzati dominanti e Paesi sottosviluppati
dominanti.
·Nei Paesi industrializzati la popolazione continua a crescere e cresce anche la domanda di beni e
servizi che diventano di massa.
·I capitali si concentrano nelle mani di pochi.
·Razionalizzazione dei processi produttivi.
·Diminuzione dei costi di produzione del prezzo finale di molti beni .
·Allargamento del mercato.

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