TRISTE RIVA CAPRONI SCHEMA METRICO
Sul verderame rugoso
del mare, la procellaria
esclama con brevi grida
la burrasca lontana.
Io a riva, anzi sul
labbro renoso ove
schiuma salina bava, solo
contemplo e comprendo
intanto il gusto della tua saliva.
METRO: due strofe rispettivamente di 4 e 5 versi, di misura compresa tra il senario e il novenario, con varie assonanze. Datata 30 novembre 1935, pubblicata in Ballo a Fontanigorda (cit.).
1-2 verderame rugoso / del mare: cfr. Sbarbaro, Resine, Lo stagno, 1-2: «Ora di biacca ed or di verderame /
lo specchio dello stagno si colora»; e Montale, Ossi di seppia, Casa sul mare, 29-30: «nei sommossi campi /
del mare spuma o ruga». 2-3 la procellaria […] grida : cfr. le «procellarie» di Sbarbaro in Rimanenze, Scarsa lingua di terra, 7, dove si trova pure «il grido del gabbiano nell a schiuma» (v. 79); cfr. inoltre Pascoli, Poemi conviviali, L’ultimo viaggio, 125-27: «tra le nubi esse [le gru guerriere] con fermo cuore, / gittando rauche grida alla burrasca, / andavano». 5-6 labbro / renoso : cfr. Betocchi, Piazza dei fanciulli la sera, 9-
«Verde il labbro di pietra / e il ridente labbr o dell’acqua». 6-7 schiuma / salina bava: cfr. Montale, Ossi di seppia, Tramontana, 7-8: «nel mare compresso scava / grandi solchi cr estati di bava»; Rebora, Frammenti lirici, Per l’acre fluir dei minuti, 34 «rifiuti e bava aduna»; e Caproni, Finzioni, Con che follia, 8: «spuma di mare». 9 gusto della […] saliva: si lega e si oppone alla «saliva disgustosa» di C ampana (Canti orfici, La petite promenade du poète, 17).