PASCOLI ELEMENTI DELLO STILE

PASCOLI ELEMENTI DELLO STILE

Il linguaggio:

Pascoli è perplesso di fronte alla realtà e assume un atteggiamento vittimistico. Per questa ragione i suoi temi, che sembrano estremamente semplici, sono carichi di simboli, in quanto egli usa la tecnica del correlativo-oggettivo che gli permette di trasferire i suoi stati d’animo negli oggetti che lo circondano. Perciò egli si serve di un linguaggio simbolico, evocativo e denso si suggestione.
Contini ha individuato, nell’autore, un linguaggio pregrammaticale, uno grammaticale, e un altro postgrammaticale. Il primo è costituito essenzialmente dalle onomatopee, il secondo corrisponde a quello dell’uso e l’ultimo coincide con le lingue speciali. L’uso di questo linguaggio tecnico lo avvicinerebbe allo stile veristico, ma bisogna tenere conto della coesistenza di questi 3 linguaggi che rende possibile un’innovazione: la sua poesia è infatti evocativa e fortemente soggettiva, assolutamente non descrittiva, come prevede la poetica del decadentismo. Tra l’altro Pascoli si impegna in una sperimentazione che lo porta a usare, nel poemetto Italy, un “pastiche” linguistico di grande originalità.

Pascoli usa un linguaggio poetico lirico, con echi e risonanze melodiche ottenute talvolta con ripetizioni di parole e di espressioni cantilenanti, arricchite di rapide note impressionistiche e di frasi spesso ridotte all’essenziale. In questo egli prelude ai poeti del novecento.

Il lessico: è nuovo, con mescolanze di parole dotte e comuni ma sempre preciso e scrupolosamente scientifico quando nomina uccelli (cince, pettirossi, fringuelli, assiuoli…) o piante (viburni o biancospini, timo, gelsomini, tamerici…).

Realtà e simbolismo: egli ricerca ” nelle cose il loro sorriso“, la loro anima, il loro significato nascosto e simbolico. Ecco perché la sua poesia è sempre ricca di allusioni e di analogie simboliche.

La sintassi: preferisce periodi semplici, composti di una sola frase, o strutture paratattiche con frasi accostate mediante virgole o congiunzioni.

Aspetto metrico e fonico: partendo dalla metrica classica e tradizionale vi innesta forme e metri nuovi, adatti ad esprimere timbri e toni nascosti, assonanze e allusioni. Cura in particolare la magia dei suoni, la trama sonora, gli effetti musicali di onomatopee espressive e di pause improvvise.

Accorgimenti stilistici: molto curate le scelte espressive. Per rendere le immagini più vive e sintetiche, Pascoli ama talvolta eliminare congiunzioni e verbi (ellissi) o fare accostamenti nuovi trasformando aggettivi e verbi in sostantivi (un nero di nubi… il cullare del mare…). Ne risulta uno stile impressionistico e nuovo.

(liberamente tratto da Enrico Galavotti , Luigi Tripodaro, antologia della critica ecc.   )

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