ORAZIO PENSIERO

ORAZIO PENSIERO

Orazio si pone il problema della condizione universale dell’uomo, dirigendo però la propria indagine nell’introspezione ed escludendo ogni possibile risposta religiosa o che comunque fosse estranea al piano strettamente umano.
Egli dedica la sua vita alla ricerca di uno stato di consapevolezza in grado di fargli seuperare le negatività dell’esistenza ed in particolare il senso di inadeguatezza, di angoscia, di accidiosa insoddisfazione (strenua inertia): la soluzione sta nell’adattarsi alle situazioni, senza raggirarle o cercare di cambiarle.
Vivere bene significa non rinunciare alle piccolezza della vita, alle gioie e ai dolori, cercando in ogni modo di vivere ogni giorno nella sua pienezza, al massimo delle sue possibilità; carpe diem sta appunto a significare questo, non aspettare che la vita ci passi davanti per poi renderci conto della sua importanza solo una volta persa, ma viverla intensamente in ogni attimo, strappando momenti di esistenza al tempo che scorre inesorabilmente: non bisogna confidare in un futuro migliore poichè non si può sapere cosa esso abbia in serbo per noi.
Tuttavia secondo Orazio è indispensabile mantenere il dominio delle proprie passioni, ricordando sempre di seguire l’aurea mediocritas, il giusto mezzo, evitando di eccedere nei piaceri; per fare ciò è bene dunque rimanere sempre distaccati dalla realtà che si vive, mantenendo in ogni circostanza una sorta di bonaria e serena ironia, unico mezzo per vivere in uno stato di profonda atarassia con aequa mens (animo imperturbabile), rimanere cioè nella consapevolezza che ogni passione, pur non dovendo essere evitata, non deve travolgerci, non deve in un certo senso coinvolgerci emotivamente in profondità.
Questo porta a pensare che in Orazio non siano presenti quindi vere emozioni, sinceramente vissute, poichè sempre vissute tramite il filtro dell’ironia. In realtà quella del poeta non è apatia, quindi le passioni sono presenti nelle sue opere ma considerate dall’alto dell’esperienza di Orazio come incapaci di sconvolgere l’animo: esse sono come sbiadite, purificate, sono come dei ricordi di emozioni vissute che per questo non hanno più alcuna forza travolgente.

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