LA VERGINE DELLE ROCCE TRAMA

LA VERGINE DELLE ROCCE TRAMA


Le vergini delle rocce è un romanzo scritto nel 1895 da Gabriele D’Annunzio.
Dopo aver pubblicato Il piacere nel 1889 i poi Giovanni Episcopo e L’innocente in cui è evidente l’adesione all’estetismo, D’Annunzio entra in contatto con il pensiero del filosofo tedesco Nietzsche, da cui rimane profondamente segnato. Le Vergini delle Rocce è uno dei romanzi in cui si parla del Superuomo. Ciò dimostra una lettura accurata da parte del Vate del pensiero nietzschiano.


LA TRAMA

Claudio Cantelmo è discendente di una nobile famiglia. Egli è disgustato dalla società borghese in cui vive, regolata solo dalla legge del profitto; crede infatti che l’operosità borghese distruggerà ogni valore della civiltà.
Decide quindi di lasciare un erede che riporti la società ai vecchi valori nobiliari, ormai travolti da quelli della plebe. Vuole generare un Superuomo e per questo va a cercare una donna adatta alla procreazione. Si reca nei luoghi in cui ha passato l’infanzia e riallaccia i rapporti con una famiglia borbonica del posto, anche questa ormai in decadenza.
Claudio si intrattiene con i due figli maschi, però è attratto dalle loro tre sorelle tra le quali non sa scegliere la sua amante. Infatti, ogni donna rappresenta una virtù: una è bella, un’altra pura e l’ultima acculturata. Il romanzo si conclude con Claudio che non riesce a decidersi, a tal punto che vorrebbe sposarle tutte e tre, idealmente. Solo alla fine del romanzo si capisce che lui avrebbe voluto sposare Anatolia, che aveva la tempra di una regina ma purtroppo si doveva occupare della sua famiglia in decadenza.
Alla fine sceglie Violante,lussuriosa, che si permea di profumi che la avveleneranno, uccidendola.

/ 5
Grazie per aver votato!