JOHN KEATS BIOFRAFIA

JOHN KEATS BIOFRAFIA

JOHN KEATS BIOFRAFIA


John Keats nasce il 31 Ottobre 1795 a Finsbury, presso Londra. John è il primo di cinque figli

Dell’infanzia di Keats si sa ben poco. Amici e conoscenti ricordano il piccolo John come un tipo emotivo e rissoso, geloso della madre e protettivo verso il fratellino Tom. Si dice che avesse ereditato dalla madre il bel viso, e dal padre la bassa statura, gli occhi castani e l’onestà.

Il 5 Aprile 1804, Thomas Keats muore per una caduta da cavallo. La moglie Frances lo seguirà il 20 Marzo 1810, stroncata dalla tubercolosi, il male che si porterà via anche Tom e lo stesso John.

Già dopo la morte del padre, i fratelli Keats furono mandati a vivere dai nonni materni, John e Alice Jennings. Dopo la morte del nonno, nel 1805, Alice nominò tutore dei bambini Richard Abbey, che amministrerà disonestamente il loro patrimonio usando spesso come pretesto le poche e oscure parole del testamento di John Jennings. Una decisione sbagliata, che portò a gravi conseguenze per i fratelli Keats, ma specialmente per John, costretto a vivere in ristrettezze economiche fino all’ultimo. Fu infatti anni dopo la morte di Tom e John che George e Fanny Keats ricevettero per intero la loro eredità.

Nel 1811, John inizia i suoi studi come apprendista medico e farmacista, per poi entrare nel 1815 come studente in medicina al Guy’s Hospital, alla periferia di Londra.

E’ proprio nel periodo degli studi al Guy’s Hospital che John, già lettore abituale dell'”Examiner” (il periodico politico letterario di Leigh Hunt) comincia a scrivere i suoi primi versi. John affronta gli studi con successo, e sembra avviato ad una buona carriera (il 25 Luglio 1817 supera un esame di medicina, e può far pratica come farmacista, chirurgo e medico), ma la letteratura prende sempre più piede nella sua vita.

Il 5 Maggio 1816, sull'”Examiner”, compare la prima poesia pubblicata di Keats, il sonetto O Solitude. In ottobre John scrive On First Looking into Chapman’s Homer, ed entra in amicizia col pittore Benjamin Haydon, con John Hamilton Reynolds e con Leigh Hunt, che lo cita come una promessa in un articolo sui “Giovani Poeti” pubblicato sull'”Examiner”.

Agli inizi del 1817, John si reca con Haydon a vedere i marmi del Partenone (gli Elgin Marbles) esposti al British Museum. La vista di queste opere di classica perfezione desterà grande impressione in Keats, che le farà diventare protagoniste della sua poesia (un esempio è l’Ode su un’Urna Greca).

Il 3 Marzo esce la prima raccolta poetica di Keats, Poems. E’ ormai definitivo: Keats si dedicherà interamente alla poesia.

Alla fine di marzo, John si trasferisce coi fratelli a Hampstead, dove l’anno seguente conoscerà Fanny Brawne, l’amore della sua vita.

In aprile, John parte per una visita all’Isola di Wight, dove inizierà a stendere l’Endimione, e inizia a leggere Shakespeare, Milton e Wordsworth.

Il 27 Aprile 1818 viene pubblicato l’Endimione. Ben presto, il poeta si troverà di fronte alla stroncatura dell’Endimione da parte della critica. Per lungo tempo vi fu la credenza che la prematura morte di Keats fosse dovuta all’attacco critico subito dalle sue opere: in realtà John era ben più forte di quanto si credesse, come dimostra in una delle sue lettere: “… Lodi o biasimi non hanno che un effetto momentaneo su colui il cui amore per il bello in astratto lo rende un critico severo del proprio lavoro. La mia critica domestica m’ha dato pene ben più grandi di quelle che la ‘Blackwood’ o la ‘Quarterly’ abbiano mai potuto infliggermi…”.

In autunno John comincia a scrivere l’Iperione. In quello stesso periodo conosce la già citata Fanny Brawne, con la quale si fidanzerà “ufficiosamente” a Natale.

Il 1819 è quello che si può definire il “Grande Anno” della seppur brevissima carriera poetica di Keats. E’ infatti tra aprile e maggio che John scrive tutte le odi più grandi, quali “To Psyche”, “On Melancholy”, “To a Nightingale” e “On a Grecian Urn”.

Tra giugno e settembre, scrive “La Caduta di Iperione”, e stende insieme a Brown il dramma “Otho The Great”.
Il ciclo delle grandi odi viene completato a Settembre, con la celebre “To Autumn”. L’anno si conclude col fidanzamento, questa volta ufficiale, con Fanny Brawne.

Nel febbraio 1820 si manifesta il primo serio attacco del male di Keats, che, profondamente depresso, offre inutilmente a Fanny di rompere il fidanzamento. Gli attacchi continuano, tanto che in estate il medico ordina a John di trasferirsi in Italia, sicuro che un clima più mite l’avrebbe aiutato.

Imbarcatosi con l’amico Joseph Severn il 18 Settembre, Keats giunge a Roma il 15 Novembre, e prende casa al numero 26 di Piazza di Spagna.

John è conscio del fatto che i suoi giorni sono ormai contati. Nella lettera del 30 Novembre all’amico Brown scrive: “Ho la sensazione continua che la mia vita reale sia già passata, e di star quindi conducendo un’esistenza postuma…”.

Il 23 Febbraio 1821 è l’ultimo giorno della vita di John Keats. Le sue ultime parole sono rivolte al devoto amico Severn, che lo assisté fino all’ultimo: “Severn, sollevami perché sto morendo – morirò facilmente – non spaventarti – grazie a Dio è arrivata”.

Keats viene sepolto il 26 nel Cimitero Protestante di Roma: sulla tomba, secondo la volontà del poeta, sono poste margherite.

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