I MODI DEL VERBO

I MODI DEL VERBO

I MODI DEL VERBO

i modi del verbo sono sette e si dividono in:

modi definitivi

modi indefiniti

indicativo
infinito
congiutivo
participio
condizionale
gerundio
imperativo

Si chiamano definitivi quei modi che hanno una determinzione di persona e di numero.

esempio: io bacio,tu leggi

Si chiamano indefiniti quei modi che esprimono un’azione indeterminata senza indicazionedi persona e di numero.

esempio: baciare,leggre


MODO INDICATIVO

Si usa quando ciò di cui si parla è sicuro o è presentato come sicuro. Nel modo indicativo abbiamootto tempi: un presente ,cinque passati e due futuri.

TEMPO PRESENTE


Indica un’azione che vale nel momento in cui si parla

                                                                 Coniugazione

     PARLARE

TEMERE PARTIRE
IO parlo temo parto
TU parli temi parti
LUI , LEI parla teme parte
NOI parliamo temiamo partiamo
VOI parlate temete partite
LORO parlano temono partono

 


 

 

TEMPO PASSATO PROSSIMO

Indica un’azione che è accaduta:
– in un passato vicino al momento in cui si parla.(Ieri abbiamo comperato una camicia)
– in un passato anche lontano, ma che ha relazione con il presente.( I suoi genitori si sono sposati venti anni fa.)

Il passato prossimo si costruisce con il tempo presente del verbo essere o avere più il participio passato.
Esempio: parlare = avere + participio passato del verbo parlare.
parlare =   ho parlato.
Esempio: andare = essere + participio passato del verbo andare.
andare = sono andato.

                                                   Coniugazione

PARLARE TEMUTO PARTIRE
IO ho parlato ho temuto sono partito a
TU hai parlato hai temuto sei partito a
LUI,LEI ha parlato ha temuto è partito a
NOI abbiamo parlato abbiamo temuto siamo partiti e
VOI avete parlato avete temuto siete partiti e
LORO hanno parlato hanno temuto sono partiti e

TEMPO IMPERFETTO

Si usa :
– per indicare un’azione che dura nel passato.(Da ragazzo portavo i capelli lunghi).
– per indicare qualcosa di abituale nel passato.(L’anno scorso andavamo a scuola ogni settimana).
-per mettere in relazione due fatti contemporanei nel passato.(Mentre guidavo,lui mi accarezzava i capelli).
-nelle descrizioni ( riferite al passato).(Era una casa vecchia che aveva un grande giardino).
-per fare domande di cortesia, al posto del condizionale.(Volevo un kilo di pane). 

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO parlavo temevo partivo
TU parlavi temevi partivi
LUI,LEI parlava temeva partiva
NOI parlavamo temevamo partivamo
VOI parlavate temevate partivate
LORO parlavano temevano partivano

TEMPO TRAPASSATO PROSSIMO

Il trapassato prossimo si usa con il passato prossimo e indica un’azione che è accaduta
nel passato e che è gia avvenuta prima dell’azione che si esprime con il passato prossimo.
La struttura della frase può essere la seguente:
-prima azione “trapassato prossimo” + seconda azione “passato prossimo”
ma può essere anche cosi:
– prima azione-“passato prossimo” + seconda azione-“trapassato prossimo”.
Il significato della frase non  cambia.
Esempio: Il film era già cominciato,quando ho acceso il televisore.
Quando ho acceso il televisore, il film era già cominciato.
                                                  Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO avevo parlato avevo temuto ero partito a
TU avevi parlato avevi temuto eri partito a
LUI,LEI aveva parlato aveva temuto era partito a
NOI avevamo parlato avevamo temuto eravamo partiti e
VOI avevate parlato avevate temuto eravate partiti e
LORO avevano parlato avevano temuto erano partiti e

TEMPO PASSATO REMOTO

Indica un’azione che è accaduta nel passato e si è conclusa nel passato.
Esempio: Tre anni fa andai a Parigi.

L’uso del passato prossimo o del passato remoto dipende spesso dal giudizio di chi parla. Se considera il fatto concluso nel passato, usa il passato remoto:
-Nella seconda guerra mondiale gli USA usarono la bomba atomica .( Il fatto è sentito come un episodio ormai
passato e finito.
Se considera il fatto ancora legato al presente, usa il passato prossimo:
-Nella seconda guerra mondiale gli USA  hanno usato la bomba atomica (il fatto è sentito legato al presente)
La discriminante non è la maggiore o minore lontananza nel passato, ma il rapporto di continuità o di separazione di un’azione nel presente.
Tuttavia si deve ricordare che anche questa regola non è sempre seguita. Infatti nell’Italia settentrionale si usa quasi esclusivamente il passato prossimo( nel parlato); mentre nel Sud si usa molto spesso il passato remoto anche per fatti considerati legati al presente.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO parlai temetti partii
TU parlasti temesti partisti
LEI,LUI parlò temette partì
NOI parlammo tememmo partimmo
VOI parlaste temeste partiste
LORO parlarono temettero partirono

TEMPO TRAPASSATO REMOTO

Indica un’azione che si è conclusa nel passato rispetto ad un’altra detta esclusivamente al tempo passato remoto.
Esempio: Non appena il ciclista ebbe tagliato il traguardo, alzò le braccia al cielo.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO ebbi parlato ebbi temuto fui partito a
TU avesti parlato avesti temuto fosti partito a
LEI,LUI ebbe parlato ebbe temuto fu partito a
NOI avemmo parlato avemmo temuto fummo partiti e
VOI aveste parlato aveste temuto foste partiti e
LORO ebbero parlato ebbero temuto furono partiti e

 

TEMPO FUTURO SEMPLICE

Indica un fatto che deve ancora avvenire.→ Domani andrò dal mio amico.
Ma si può usare anche :
-per indicare un dubbio, un’incertezza.→ Non sarai offeso?
-Per fare una valutazione approssimativa. → Saranno le tre.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO parlerò temerò partirò
TU parlerai temerai partirai
LEI,LUI parlerà temerà partirà
NOI parleremo temeremo partiremo
VOI parlerete temerete partirete
LORO parleranno temeranno partiranno

 

TEMPO FUTURO ANTERIORE

Indica un fatto che avverrà nel futuro,  ma prima di un’altra anch’essa al futuro.
Esempio: Dopo che sarà partito, sentiremo la sua mancanza.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO avrò parlato avrò temuto sarò partito/a
TU avrai parlato avrai temuto sarai partito/a
LEI,LUI avrà parlato avrà temuto sarà partito/a
NOI avremo parlato avremo temuto saremo partiti/e
VOI avrete parlato avrete temuto sarete partiti/e
LORO avranno parlato avranno temuto saranno partiti/e

 

MODO  CONGIUNTIVO

Si usa quando chi parla considera l’azione espressa dal verbo come incerta,possibile,desiderata,temuta o irreale. Mentre l’indicativo è il modo dei fatti certi, il congiuntivo si usa per esprimere giudizi soggettivi,cioè personali.
Esempio: 1.Andrea è tornato al suo paese(indicativo)
2.Credo che Andrea sia tornato al suo paese.(congiuntivo)
Nell’esempio 1 ,il verbo “è andato” dice che il fatto è sicuro,nella frase 2 si dice solo un’opinione personale(Andrea potrebbe non essere tornato al suo paese).

Spesso il congiuntivo si trova in frasi dipendenti,cioè che da sole non hanno un senso finito,ma devono appoggiarsi ad altre che le sostengono,e sono unite a queste frasi con delle congiunzioni (ecco perché il nome congiuntivo)
Esempio: Parleremmo bene l’italiano,se avessimo studiato(congiuntivo) di più.(“se” è la congiunzione che unisce le
due frasi).
Queste frasi che sostengono le frasi con il verbo al congiuntivo,spesso hanno verbi che indicanodubbio(dubitare),incertezza(non sapere,temere,non essere sicuri),desiderio(sperare).
Esempio: Temevo che ti arrabbiassi
Speravo che venissi da me.
Alcune volte il congiuntivo si trova in frasi non dipendenti,cioè frasi che possono stare da sole. In questi casi il congiuntivo si usa per esprimere:
– un desiderio(Fosse vero),
-un invito,un comando(Entrino pure, prego signori.),
-un dubbio(che l’abbia scritto Maria?)
Nella lingua parlata il congiuntivo è spesso sostituito dall’indicativo:
Esempio: Non sappiamo dove l’abbiano trovato(congiuntivo)
Non sappiamo dove l’hanno  trovato(indicativo)

Il modo congiuntivo ha quattro tempi: presente, passato, imperfetto,trapassato.

TEMPO PRESENTE

Si usa quando l’azione indicata dal verbo si svolge contemporaneamente o dopo un’altra azione che è espressa al tempo presente o al futuro
Esempio: Credo(adesso) che tu abbia(adesso) ragione.
Spero(adesso) che i miei amici arrivino(dopo) oggi.
Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO parli tema parta
TU parli tema parta
LEI,LUI parli tema parta
NOI parliamo temiamo partiamo
VOI parliate temiate partiate
LORO parlino temano partano

TEMPO PASSATO

Si usa quando l’azione indicata dal verbo si svolge prima di un’altra espressa al presente o al futuro
Esempio: Temo(adesso) che siano partiti(prima)

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO abbia parlato abbia temuto sia partito a
TU abbia parlato abbia temuto sia partito a
LEI,LUI abbia parlato abbia temuto sia partito a
NOI abbiamo parlato abbiamo temuto siamo partiti e
VOI abbiate parlato abbiate temuto siate partiti e
LORO abbiano parlato abbiano temuto siano partiti e

TEMPO IMPERFETTO

Si usa quando l’azione indicata dal verbo si svolge:
contemporaneamente  ad un’altra che è espressa al passato(Credevo(in passato) che avessi(in passato) ragione)
prima di un’altra espressa al presente(Penso(adesso) che avesse(prima) ragione lui)
E si usa quando la frase principale ha il modo condizionale.
Esempio: Vorrei avrei voluto che andassi anche tu.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO parlassi temessi partissi
TU parlassi temessi partissi
LEI,LUI parlassi temesse partisse
NOI parlassimo temessimo partissimo
VOI parlaste temeste partiste
LORO parlassero temessero partissero

 

TEMPO TRAPASSATO

Si usa quando l’azione indicata dal verbo si svolge prima di un’altra espressa al passato.
Esempio: Pensavo(in passato) che mi avessi detto(ancora primo) la verità.

Si usa il trapassato anche in dipendenza di una frase con il verbo al condizionale(presente o passato)
Esempio: Se avessi studiato potrei trovare un buon lavoro.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO avessi parlato avessi temuto fossi partito/a
TU avessi parlato avessi temuto fossi partito/a
LEI,LUI avesse parlato avesse temuto fosse partito/a
NOI avessimo parlato avessimo temuto fossimo partiti/e
VOI aveste parlato aveste temuto foste partiti/
LORO avessero parlato avessero temuto fossero partiti/e

 


 

MODO CONDIZIONALE

E’ il modo che esprime azioni che sono possibili, eventuali, desiderate, e la cui
realizzazione dipende da una condizione .
Esempio: Comprerei una macchina nuova, se avessi i soldi.

Il condizionale nelle frasi indipendenti si usa per esprimere:
-un desiderio →Andrei volentieri a casa
– un dubbio→ Che cosa dovremmo fare?
– una domanda in forma di cortesia →Potresti aiutarmi?
– una supposizione→ Il fatto sarebbe successo di notte.

II condizionale si trova anche in una frase collegata ad un’altra con il verbo al
congiuntivo
Esempio :
(a)                                        (b)
Se parlassi italiano(congiuntivo), troverei(condizionale) un lavoro.

(a) Questa è la condizione dalla cui conseguenza  dipende la realizzazione di (b).
Il modo condizionale quindi dipende da una condizione.
Il condizionale si trova anche in frasi dipendenti, quando la frase a cui è collegato esprime un dubbio, una domanda.
Esempio: Non so se farei come lui.

Il condizionale ha due tempi: presente,passato

TEMPO PRESENTE

Si usa per un’azione che potrebbe realizzarsi a certe condizioni nel presente o nel
futuro.(Se avessi tempo, verrei da te).
Può esprimere anche un dubbio, un desiderio, una opinione, riferita al presente o al futuro.(Secondo me sarebbe meglio studiare di più.).
Si usa spesso nelle domande di cortesia (Scusi, mi direbbe che ore sono?)

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO parlerei temerei partirei
TU parleresti temeresti partiresti
LEI,LUI parlerebbe temerebbe partirebbe
NOI parleremmo temeremmo partiremmo
VOI parlereste temereste partireste
LORO parlerebbero temerebbero partirebbero

TEMPO PASSATO

Si usa:
-Per esprimere un’azione che avrebbe potuto realizzarsi nel passato a certe
condizioni( Se avessi avuto la possibilità ti avrei chiamato),
-Per esprimere un desiderio, un dubbio, una opinione sempre riferiti al passato.(Sarei andato volentieri al cinema)
-Per esprimere un’azione futura rispetto ad una passata (Mi ha promesso che mi avrebbe mandato una e-mail)

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO avrei parlato avrei temuto sarei partito a
TU avesti parlato avresti temuto saresti partita a
LEI,LUI avrebbe parlato avrebbe temuto sarebbe partita o
NOI avremmo parlato avremmo temuto saremmo partiti o
VOI avreste parlato avreste temuto sareste partiti o
LORO avrebbero parlato avrebbero temuto sarebbero partiti o


 

 

MODO IMPERATIVO

E’ il modo che si usa per esprimere un comando, un ordine, un invito, un divieto, una preghiera.
Esempio: Metti a posto la tua camera !
L’imperativo ha forme solo per la seconda persona singolare e plurale al tempo presente.
Esempio: Porta qui il libro ( seconda persona singolare) Portate qui il libro (seconda persona plurale)

Quando si vuole dare ordini a persone diverse dalla seconda persona si usano le
forme del congiuntivo presente ( congiuntivo esortativo).
Esempio: Si decida signora!
Vengano!

L’imperativo negativo
Quando c’è la negazione ” non”, si usano le forme dell’imperativo solo per la
seconda persona plurale.
Esempio: Non toccate quei fiori ( voi).

Per la seconda persona singolare si usa l’infinito presente.
Esempio: Non toccare quei fiori (tu).

Per le altre persone si usa il congiuntivo.
Esempio: Per favore, non tocchi ( Lei) quei fiori.

Coniugazione

PARLARE TEMERE PARTIRE
IO ——- | ——- ——- | ——- ——- | ——-
TU parla temi parti
LEI,LUI parli tema parta
NOI parliamo temiamo partiamo
VOI parlate temete partite
LORO parlino temano partano


MODI INDEFINITI


MODO INFINITO

E’ il modo per esprimere un’azione in modo generale; esso dà il significato di base del verbo senza specificare la persona. Si usa:
– in frasi dipendenti → Ti prego di ascoltare
– dopo i verbi servili→ Devo uscire.( devo è servile) o fraseologici → Sto per partire.
– per dare istruzioni di tipo tecnico→Mettere la farina nella terrina e mescolare.
Il  modo infinito ha due tempi: presente, passato.

TEMPO PRESENTE

Si usa:
– nelle frasi indipendenti, quando ciò che si dice è riferito al presente o in modo assoluto.→Rispettare gli animali in libertà
– nelle frasi dipendenti quando l’azione avviene contemporaneamente (nel presente o nel passato)oppure dopo rispetto a quello che si dice nell’altra frase: → Credo(adesso),di avere ragione(adesso)
Credevo (in passato) ,di avere ragione(in passato)

 TEMPO PASSATO

Si usa:
– nelle frasi indipendenti per esprimere desideri riferiti al passato →Oh aver vissuto più spensieratamente!
– nelle frasi dipendenti quando l’azione avviene prima di quella espressa nell’altra frase →Credo(adesso) di avere avuto(in passato) ragione.


MODO PARTICIPIO

E’ il modo che esprime una condizione o un’azione che riguarda qualcuno o
qualcosa. Spesso è usato come aggettivo.
Esempio: Che pavimento pulito(aggettivo).

Non dà informazioni sulla persona, ma esprime il numero:
il sole splendente (singolare)/ i capelli splendenti (plurale).
Nel tempo passato il participio esprime anche il genere:
l’uomo nascosto( maschile)/ la donna nascosta( femminile).
Il participio ha due tempi: presente,passato.

TEMPO PRESENTE

E’ poco usato come verbo.
Esempio: I soldati assedianti la città furono respinti.

Più spesso è usato come aggettivo.
Esempio: La cura dimagrante è difficile da seguire.

TEMPO PASSATO

Si usa insieme ai verbi ausiliari per formare:
– i tempi composti di tutti i verbi ( io ho parlato)
– tutti i tempi in forma passiva ( io sono stato inseguito).
E’ usato da solo  nelle frasi dipendenti come nell’esempio:
Uscito di casa, ha visto Mario ( uscito = quando è uscito)
Nelle frasi indipendenti indica un’azione che è avvenuta prima rispetto a quella espressa nell’altra frase.
Esempio: Finite le vacanze, cominceremo la scuola.

Nelle forme composte con l’ausiliare essere il participio concorda nel genere e nel numero con il soggetto.
Esempio: Carlo è partito ( Carlo è maschile, singolare)
Maria è partita ( Maria è femminile, singolare).
I ragazzi sono partiti ( ragazzi è maschile plurale).
Le ragazze sono partite ( ragazze è femminile plurale).

Nelle forme composte con l’ausiliare avere il participio mantiene la forma del singolare maschile indipendentemente del soggetto.
Esempio: Carlo ha mangiato.
Maria ha mangiato.
1 ragazzi hanno mangiato.
Le ragazze hanno mangiato.

Se però il participio è preceduto dal pronome personale di terza persona ” lo, la, li, le ” è obbligatoria la concordanza con il complemento oggetto.
Esempio: –Il pane era fresco e io 1′ ho (lo ho) comperato ( comperato = c’è “o” perché il pronome “lo” si riferisce
alla parola pane che è maschile singolare).
-La matita costava poco e io l’ho( la ho) comperata (comperata = c’è “a” perché il pronome “la”si
riferisce alla parola matita che è femminile singolare).
-I pani erano freschi e io li ho comperati ( comperati=c’è “i” perché il pronome “li” si riferisce alla parola
pani che è maschile plurale).
-Le matite costavano poco e io le ho comperate ( comperate =c’è  “e”
perché il pronome “le” si riferisce alla parola matite che è femminile plurale).


 

MODO GERUNDIO

Il gerundio indica come, in quale modo si svolge un’azione rispetto a un’altra, ma può
anche indicare causa, tempo, mezzo rispetto a quello che si dice nella frase da cui
dipende.
Esempio: Mario mi ha salutato, sorridendo ( è il modo in cui mi saluta).
Avendo sbagliato, siamo stati bocciati ( è la causa).
Tornando da scuola, ho ascoltato la musica ( tempo).
Sbagliando si impara (mezzo).
Il gerundio dà indicazioni di numero e genere solo nel passato con l’ausiliare essere (°).
Ha due tempi: presente,passato.

TEMPO PRESENTE

Essendo   |     avendo  |   parlando    |   andando
Si usa quando l’azione si svolge contemporaneamente all’azione dell’altra frase.
Esempio: Correndo sono caduto ( mentre correvo sono caduto, cioè nello stesso momento).

TEMPO PASSATO

Essendo stato° | avendo avuto  | avendo parlato | essendo andato°

Si usa quando l’azione si svolge prima di quella dell’altra frase.
Avendo studiato tanto, mi sono stancato (prima ho studiato, poi mi sono stancato).

° Con l’ausiliare essere concorda in numero e in genere con il soggetto.
Esempio: Essendo arrivato Carlo…( maschile singolare)
Essendo arrivati i ragazzi..( maschile plurale)
Essendo arrivata Maria ( femminile singolare)
Essendo arrivare le ragazze( femminile plurale).

Lorem ipsum dolor sit amet, nonumes voluptatum mel ea, cu case ceteros cum. Novum commodo malorum vix ut. Dolores consequuntur in ius, sale electram dissentiunt quo te. Cu duo omnes invidunt, eos eu mucius fabellas. Stet facilis ius te, quando voluptatibus eos in. Ad vix mundi alterum, integre urbanitas intellegam vix in.

Eum facete intellegat ei, ut mazim melius usu. Has elit simul primis ne, regione minimum id cum. Sea deleniti dissentiet ea. Illud mollis moderatius ut per, at qui ubique populo. Eum ad cibo legimus, vim ei quidam fastidii.

Quo debet vivendo ex. Qui ut admodum senserit partiendo. Id adipiscing disputando eam, sea id magna pertinax concludaturque. Ex ignota epicurei quo, his ex doctus delenit fabellas, erat timeam cotidieque sit in. Vel eu soleat voluptatibus, cum cu exerci mediocritatem. Malis legere at per, has brute putant animal et, in consul utamur usu.

Te has amet modo perfecto, te eum mucius conclusionemque, mel te erat deterruisset. Duo ceteros phaedrum id, ornatus postulant in sea. His at autem inani volutpat. Tollit possit in pri, platonem persecuti ad vix, vel nisl albucius gloriatur no.

Ea duo atqui incorrupte, sed rebum regione suscipit ex, mea ex dicant percipit referrentur. Dicat luptatum constituam vix ut. His vide platonem omittantur id, vel quis vocent an. Ad pro inani zril omnesque. Mollis forensibus sea an, vim habeo adipisci contentiones ad, tale autem graecis ne sit.

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