FIGURE RETORICHE DONNA CHE SI PETTINA
-Figure retoriche: metafore ‘capelli d’oro’ ‘onde dorate’ ‘navicella d’avorio’ ‘man d’avorio’ ‘diamante lo scoglio’/ ossimoro ‘ricco naufragio’/ assonanze dei suoni aperti e-a presenti soprattutto nelle rime/ allitterazione del suono r che comunica sensazioni di asprezza.
Commento: si tratta di un sonetto scritto da Giambattista Marino tratto dalla raccolta Lira (1615) e il tema verte su una parte in particolare della donna descritta, ovvero i capelli. Questi sono così lunghi, biondi ed ondulati che sembrano un mare d’oro, nel quale si muove una navicella, ovvero il pettine. Il mare assume man mano contorni minacciosi che conducono il poeta, dopo le ‘tempestose onde d’oro’ a un naufragio, che egli definisce ricco. Si ripropone così il rapporto particolare fra amore e morte: alla fine del sonetto, la morte non viene percepita come turbamento e conclusione di ogni cosa, ma al contrario risulta giocata su piani superficiali, legati all’ironia e alla leggerezza delle cose
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