Epiteti e similitudini libro XIV Iliade

Epiteti e similitudini libro XIV Iliade

EPITETI
Atride Agamennone pastore di popoli
Agamennone sovrano
Agamennone signore di guerrieri

Zeus egioco
Zeus Cronide
Zeus adunatore dei nembi
Nestore figlio di Neleo
Nestore il vecchio
Nestore il Gerenio, guidatore di carri
Era la dea dal trono d’oro
Era dea veneranda figlia del grande Crono
Era dai grandi occhi bovini
Il gagliardo Ettore
Ettore il Priamide
Lo splendido Ettore
Il grosso Aiace Telamonio
Il veloce Aiace d’Oileo
Trasimede domatore di cavalli
IIl saggio Odisseo
Diomede valente nel grido di guerra
Eneo condottiero di carri in guerra
Il glorioso Ennosigeo
Oceano padre degli dei
Oceano dalle correnti profonde
Afrodite amica del sorriso
Afrodite la figlia di Zeus
Traci allevatori di cavalli
Sonno fratello della Morte
Sonno signore di tutti gli dei e di tutti gli uomini
Il dolce Sonno
Notte sovrana signora degli dei e degli uomini
L’Ida ricca di sorgenti, madre di fiere
Danae dalle leggiadre caviglie, la figliola di Acrisio
Radamanto simile a un dio
Eracle, un figlio intrepido e forte
Dioniso, gioia dei mortali
Demetra sovrana dalle belle chiome
Ennosigeo, lo Sposo della Terra
Posidone l’Ennosigeo
Posidone dalla chioma azzurra
Sarpedone condottiero dei Lici
ll divino Agenore
L’irreprensibile Glauco

Enope, una ninfa irreprensibile delle sorgenti
Polidamante il Pantoide
Protoenore figlio di Areilico
il figlio di Antenore, Archeloco
Promaco beota
Il bellicoso Peneleo
Ilioneo figlio di Forbante
Irzio il Girziade, condottiero dei Misi coraggiosi e forti
Iperenore pastore di popoli


SIMILITUDINI
Come quando s’incupisce la vasta distesa del mare in onde morte, nel presentire le
violente corse degli striduli venti, senza risolversi, e non rotola in cavalloni n. da
una parte n. dall’altra, finch. una raffica decisa cala gi0 da Zeus: cos2 era agitato e
incerto dentro di s. il vecchio. Non sapeva se andar tra la calca dei Danai o
dall’Atride Agamennone, pastore di popoli.
Come gridano alto novemila o diecimila guerrieri in campo, quando si azzuffano con
furia: cos2 era la voce che mand5 fuori dal petto il potente Ennosigeo.
N. un’ondata del mare grida tanto forte urtando contro terra, se dal largo viene
sospinta da una raffica selvaggia di Borea; n. cos2 grande e8 lo strepito di un
incendio che divampa tra le valli di una montagna, quando si mette a bruciare una
boscaglia; n. il vento urla cos2, investendo le querce dalle alte foglie, nei momenti di
collera con i suoi lunghi mugghi; come era il vociare dei Troiani e degli Achei nel
levar il loro tremendo grido di guerra, quando si buttarono addosso gli uni agli altri.
Come quando, all’urto del fulmine di Zeus padre, cade a terra una quercia da cima a
fondo, e ne viene un odore atroce di zolfo: e non gli rimane pi0 coraggio a chi 9
spettatore da vicino, tanto tremenda 9 la folgore del grande Zeus: cos2 d’un tratto
s’abbatt. nella polvere il forte Ettore.
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