ELLENISMO FILOSOFIA

ELLENISMO FILOSOFIA

ELLENISMO FILOSOFIA

L’età ellenistica si apre con la morte di Alessandro Magno, nel 323. La filosofia del tempo è caratterizzata dalla ricerca del senso. Nascono questioni di tipo etico: che cosa è la felicità? come è raggiungibile?

Le tre principali scuole ellenistiche sono: lo stoicismo, l’epicureismo e lo scetticismo che cercano di dare all’uomo delle risposte significative al fine di ottenere la serenità di spirito che egli richiede, anche se le tre filosofie sono diverse.

Alla morte del conquistatore il suo grande regno viene diviso ma i regni che ne facevano parte sono simili dal punto di vista sociale ed economico per cui si forma una sorta di civiltà universalistica che si estende dalla Grecia alla Cina e presenta una simbiosi tra la cultura greca e quella orientale. In Grecia le citta-stato sono in crisi. Nell’Ellade vi è la fine dell’antica democrazia assembleare e vi è la nascita di una serie di monarchie assolute. Alcune città fioriscono, come Alessandria, mentre altre si spopolano, gli abitanti non  sono più i cittadini ma sudditi. Aumenta il fenomeno della schiavitù e ciò porta all’impoverimento dei ceti di liberi lavoratori come i contadini, artigiani e commercianti che erano alla base della democrazia ateniese. I gruppi sociali atti a soddisfare il tenore di vita delle corti e dello Stato diventano i nuovi ricchi: mercanti, speculatori, anche se la classe più forte è quella dei proprietari terrieri. Il costo della vita diventa maggiore e ciò crea una frattura tra i poveri e i ricchi. Questo provoca un solco tra individuo e collettività che porta il cittadino a disinteressarsi del bene della comunità.

Alessandria d’Egitto diventa uno dei centri più importanti del mondo antico grazie allo sfarzo che la dinastia dei Tolomei porta in questa città. I filosofi alessandrini si dedicano a ricerche specializzate al contrario dei filosofi greci che si occupano di ricerche del tipo etico-esistenziale. Questa grandezza è opera del ministro Demtrio che porta ad Alessandria Stratone che porta con se gran parte del materiale della biblioteca del Liceo. La biblioteca di Alessandria rappresenta la più grandiosa raccolta di libri del mondo antico e voleva essere il punto di raccolta di tutto il materiale bibliografico della Grecia e dell’Asia. Vicino alla Biblioteca vi era il Museo o tempio delle muse o del sapere, dove gli studiosi stipendiati dallo Stato potevano dedicarsi alle proprie ricerche. Esso conteneva un osservatorio astronomico, un giardino zoologico, un orto botanico e sale anatomiche.

Alla filosofia del tempo si richiedevano due cose: una visione unitaria e complessiva del mondo e una parola di saggezza e di serenità capace di indirizzare la vita quotidiana. Il bisogno dell’epoca era una visione del mondo per la vita. Gli interrogativi di questo momento storico sono quelli esistenziali, riguardanti il destino individuale: la felicità, il dolore, il piacere, la morte, la virtù. Si ha una spoliticizzazione del discorso filosofico e un desiderio di venir incontro alle inquietudini dell’individuo. Per esemplificare meglio il senso della loro missione essi ricorrono al linguaggio medico e farmaceutico. Il filosofo diventa il medico e viene ad assolvere un compito consolatorio simile a quello delle religioni, poiche si propone di condurre gli uomini alla salvezza: dalle stolte credenze come gli stoici, dalle superstizioni e dai timori di fronte alla cose come gli epicurei e dalle dottrine dei dogmatici come gli scettici. Da questo rapporto filosofo-terapeuta, pubblico-paziente la filosofia diventa il terapia mentale ed esistenziale, la via verso la serenità.

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