DESCRIZIONE SCUDO DI ACHILLE

DESCRIZIONE SCUDO DI ACHILLE


DESCRIZIONE SCUDO : GRANDE e PESANTE ,diviso in 5 fasce .
Questo viene progettato dal DIO EFESTO “lo zoppo ” , ci incise DISEGNI A RILIEVO , e ci raffigurò il mondo (TERRA ,CIELO ,MARE ,SOLE,LUNA ,COSTELLAZIONI ).

1) RAFFIGURO‘ 2 CITTA’ : In una raffigurò delle NOZZE (canti ,balli e ballerini , suoni e musiche ) e una PIAZZA , nella quale è sorta una “contesa ” , tra 2 uomini per un RISCATTO , e successivamente vanno dal giudice per un GIUDIZIO , gli anziani si alzano a turno ed emanano la sentenza .

Nel’ altra città vi sono 2 ESERCITI , guidati da ARES e da PALLADE ATENA ,questi decidono di fare un’ IMBOSCATA . Le DONNE , I BAMBINI E GLI ANZIANI difendono sulle mura .
GLI ESERCITI arrivano sul FIUME(luogo dello scontro ), 2 sentinelle attendono l’arrivo di GREGGI e dei BUOI , ed ecco che si avvicinano le bestie CON dei PASTORI (inconsapevoli del imboscata ) , e per questo verranno uccisi dagli eserciti .
INTERVENGONO uomini a cavallo , e tra loro e gli eserciti si svolge uno SCONTRO SUL FIUME .
INCOMBE LA DEA DELLA MORTE FACENDO SCONTRARE GLI UOMINI COME SE FOSSERO VIVI .

2) Un CAMPO FERTILE , molto grande : gli ARATORI con i BUOI arano il prato e al momento del giro , un uomo consegna a essi del VINO , e ne desiderano ancora .

3) IL PODERE DI UN RE nel  quale UOMINI mietano il GRANO , vi sono 3 LEGATORI e dietro a essi PASSANO RAGAZZI con in bracci le SPIGHE . Tra loro c’è il RE in silenzio ma molto GIOIOSO .

4)UNA VIGNA D’ORO , molto bella , piena di GRAPPOLI , a questa si arriva tramite un SENTIERO ( passano i portatori ) , i ragazzi portano l’uva , e c’è chi canta e chi suona .

5)UNA MANDRIA DI VACCHE con 4 pastori , inseguiti da 9 cani , a un certo punto arrivano 2 leoni che afferrano un toro , e lo divorano , i pastori incitano i cani ad attaccare i leoni , ma questi si rifiutano standoli solo addosso.

6)UN LUOGO DI DANZE , simile a quello costruito da DEDALO nella città di Cnosso . 
Quì i giovani DANZANO INSIEME , e due acrobati danno inizio alla festa .

7) LA GRANDE FORZA DI OCEANO situato su lungo bordo dello SCUDO .


Lo scudo di Achille

Nel XVIII libro dell’Iliade, Achille riceve da Efesto un nuovo scudo, decorato con varie scene. Per tornare in battaglia, infatti, gli servono nuove armi, perché ha dato all’amico Patroclo quelle con cui aveva combattuto prima di ritirarsi, arrabbiato con Agamennone, dalla guerra.

Tutte le immagini che lo abbelliscono sono descritte nel testo omerico in una lunga digressione (in greco ekfrasis), che sospende momentaneamente il racconto degli eventi. Volete sapere quali immagini erano state cesellate sullo scudo? Leggete, allora, i versi che seguono, divisi in cinque parti, come lo scudo stesso.

CONSIGLIO: dividi il lavoro in tre giorni (primo giorno: punti 1 e 2; secondo giorno: punto 3; terzo giorno: punto 4 e 5).


1. L’UNIVERSO

La prima parte dello scudo di Achille riporta  la rappresentazione dell’universo. Molti sono gli aggettivi che indicano lo splendore dell’arma (brillante, scintillante). I greci antichi amavano molto tutto ciò che risplendeva!

E fece per primo uno scudo grande e pesante,

ornandolo in ogni sua parte; un bordo vi pose, brillante,

triplo, scintillante, poi una tracolla d’argento.

Cinque dunque erano le parti di quello scudo, a cui

fece molti ornamenti con somma maestria.

Vi modellò la terra, il cielo e il mare,

l’implacabile sole e la luna piena,

e tutte quante le costellazioni che incoronano il cielo,

le Pleiadi, le Iadi e la forza d’Orione

e l’Orsa, che chiamano col nome di Carro:

quella gira su se stessa e guarda Orione,

e sola non si cala nelle acque di Oceano.

(Odissea XVIII, vv. 478-489)

Domanda: quali elementi dell’universo sono rappresentati?


2. LE DUE CITTA’

Nella seconda parte dello scudo sono rappresentate due città molto diverse, che sono un topos letterario (qualcosa di ricorrente nella letteratura): la prima, infatti, è una città in pace, dove tutto si svolge secondo le leggi, che risolvono ogni contesa, tra i cittadini. La seconda è una città in guerra, circondata da schiere nemiche. Le mura, intanto, difendono donne, vecchi e bambini. Riporto qui solo i versi relativi alla prima città.

Vi fece poi due città di mortali,

belle. In una c’erano nozze e banchetti;

spose dai talami sotto fiaccole luccicanti

andavano per la città; “Imeneo!” di continuo si gridava,

giovani danzatori ballavano in tondo, e fra di loro

flauti e cetre risuonavano; le donne

in piedi ammiravano, ciascuna sotto il suo portico.

E c’era gente radunata in piazza: qui una contesa

scoppiava: due uomini litigavano per il compenso

d’un morto; uno dichiarava d’aver dato tutto,

dicendolo in pubblico, l’altro negava d’aver avuto niente:

entrambi ricorrevano al giudice, per aver un verdetto,

il popolo applaudiva entrambi, favorevoli ora a questo ora a quello;

gli araldi trattenevano il popolo; i vecchi

sedevano in sacro cerchio su pietre levigate,

tenevano in mano i bastoni degli araldi dalle voci possenti,

con questi allora si alzavano e dicevano a turno il parere;

in mezzo stavano due talenti d’oro,

da dare a chi di loro dicesse più equa sentenza.

(Odissea XVIII, vv. 490-508)

Domande: nella prima parte si parla di una festa di nozze: come si festeggiava? Nella seconda parte due uomini litigano per una questione di soldi: che cosa avviene durante il “processo”?


3. I LAVORI AGRICOLI (a, b, c, d)

La terza parte dello scudo ospita il lavoro nei campi.

a. Dapprima vi è l’aratura: i contadini arano e rivoltano le zolle di terra. È una terra nera, che fa pensare a un ricco raccolto, ma lavorarla è faticoso: perciò, i contadini si ristorano con dell’ottimo vino, che sorseggiano ogni volta che raggiungono la fine del campo.

Vi pose anche un molle maggese, fertile campo,

largo, arato tre volte; e qui molti aratori,

volgendo in giro i buoi aggiogati, li spingevano di qua e di là:

e quando giungevano alla fine del campo, una volta girati,

allora una coppa di vino dolcissimo in mano

poneva loro un uomo, avvicinandosi; e solco per solco rivoltavano in su,

con gran voglia di arrivare alla fine del maggese profondo.

Dietro nera si faceva la terra, pareva arata,

pur essendo d’oro; e gran meraviglia faceva.

(Odissea XVIII, vv. 541-549)

Domande: quali animali usano i contadini per aiutarsi durante l’aratura? la terra nera è fatta di oro: perché (ricorda che si tratta di scene cesellate su uno scudo).

b. Poi vi è la mietitura, altro momento importante dell’anno agricolo. Così, lo scudo ci offre l’immagine dei contadini che mietono, tra i quali campeggia la figura di un re. A lui vanno, in parte, i prodotti del campo e, poiché il raccolto è abbondante, egli osserva il lavoro “allegro in cuore”.

Vi pose ancora un terreno regale; qui mietitori

mietevano, con falci affilate in mano;

il grano in parte sul solco cadeva fitto per terra,

in parte i legatori lo fermavano con legacci di paglia;

tre legatori osservavano in piedi; ma dietro,

dei giovani, portando le spighe a bracciate,

le davano continuamente. Il re tra loro, in silenzio,

tenendo lo scettro, stava sul solco, allegro in cuore.

Gli araldi in disparte sotto una quercia allestivano il banchetto,

e, sacrificato un gran bue, lo imbandivano; le donne

versavano sopra molta farina bianca, pranzo dei mietitori.

(Odissea XVIII, vv. 550-560)

Domande: indica che cosa fa ciascuno dei seguenti personaggi della scena: mietitori, legatori, giovani, il re, gli araldi, le donne.

c. Infine troviamo la vendemmia, l’ultima delle fatiche dell’anno agricolo, durante la quale ragazzi e ragazze girano per la vigna con ceste intrecciate, nelle quali è raccolto “il dolce frutto”. Non mancano, in questo momento di gioia, l’accompagnamento della cetra e il canto melodioso di un giovane.

Vi pose anche una vigna, piena di grappoli,

bella, d’oro; i grappoli neri erano in alto:

si ergeva interamente su pali d’argento;

e intorno condusse un fossato di smalto e un recinto

di stagno; un solo sentiero portava lì,

per cui passavano i raccoglitori, quando era tempo di vendemmiare;

fanciulle e giovani, ingenui di cuore,

in canestri intrecciati portavano il dolce frutto

e tra loro un ragazzo con una cetra melodiosa

amabilmente suonava e cantava un bel canto

con voce delicata; quelli, battendo terra insieme,

saltellando con canti e grida sui piedi, seguivano.

(Odissea XVIII, vv. 561-572)

Domande: quali materiali vengono usati per cesellate la vigna sullo scudo? Perché i giovani sono felici? Come lo manifestano?

d. Tra le attività dei contadini c’è anche l’allevamento. Pastori e vacche sono raffigurati in oro, materiale prezioso molto apprezzato dai greci. La scena idilliaca (cioè di grande serenità) viene turbata da due leoni, che sbranano un toro tra i latrati dei cani.

E vi pose una mandria di vacche dalle corna dritte;

le vacche eran fatte d’oro e di stagno,

muggendo dalla stalla si portavano al pascolo

lungo il fiume sonoro e i pieghevoli giunchi;

pastori d’oro insieme alle vacche avanzavano,

quattro, e nove cani dai piedi rapidi li seguivano.

Ma fra le prime vacche due orrendi leoni

afferravano un toro muggente; e quello levando alti muggiti

veniva portato via; lo cercavano i giovani e i cani,

ma quelli, strappata già al gran toro la pelle,

trangugiavano le viscere e il sangue nero; i pastori

invano li inseguivano, incitando i cani veloci:

questi veramente si astenevano dal mordere i leoni,

ma, stando molto vicino, abbaiavano e li schivavano.

Poi vi fece un pascolo lo Storpio glorioso,

in bella valle, grande, di pecore candide,

e stalle e capanne e recinti coperti.

(Odissea XVIII, vv. 573-589)

Domande: quali luoghi vengono citati? Quali animali sono presenti in questa parte dello scudo? Lo “Storpio glorioso” è il dio Efesto, che ha creato lo scudo: perché è chiamato così?

4. GIOVINETTI DANZANTI

Nelle due parti più esterne dello scudo, Efesto mette un gruppo di danzatori e danzatrici e le onde sinuose dell’oceano a chiudere il tutto. Le figure danzanti sono agilissime e volteggiano veloci.

E una danza vi modellò lo Storpio glorioso;

simile a quella che nella vasta Cnosso un tempo

Dedalo fece ad Arianna dai riccioli belli.

Qui giovani e fanciulle che valgono molti buoi

danzavano, tenendosi le mani ai polsi:

queste avevano veli sottili, e quelli tuniche

ben tessute vestivano, lievemente splendenti d’olio;

le une avevano belle corone, gli altri avevano spade

d’oro, legate a cinture d’argento;

essi talvolta correvano con piedi esperti,

agili, come la ruota ben fatta tra le palme

un vasaio, seduto, mette alla prova per vedere se gira veloce;

altre volte poi correvano in file, gli uni verso gli altri.

E c’era gran gente intorno alla danza graziosa,

tutti contenti; due acrobati nello stesso momento,

dando inizio alla festa, roteavano in mezzo.

(Odissea XVIII, vv. 590-605)

Domande: come sono vestite le danzatrici? E i danzatori? Chi appare con loro sulla scena?

5. L’OCEANO

Infine vi fece la gran forza del fiume Oceano

lungo l’orlo più esterno del solido scudo.

(Odissea XVIII, vv. 606-607)

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