Zeno fra Ada e Augusta

Zeno fra Ada e Augusta

LA COSCIENZA DI ZENO


La fanciulla scelta per il matrimonio, Ada, non è solo quella ritenuta più bella fra le figlie di Malfenti, ma anche quella che sembra somigliare di più al padre. Questo è il punto di partenza, ma il desiderio di avere Ada diventa sempre più forte man mano che Zeno si accorge che la ragazza non ne vuol sapere di lui (se ne accorge, anche se mette in atto una serie di autoinganni per nasconderselo, dilaziona continuamente il proposito di dichiararsi, perché ha paura della verità). Del resto in quel salotto tutti si accorgono della sua inettitudine (le gaffes sono continue, anche se solo la piccola Anna ha il coraggio innocente di dargli ripetutamente del pazzo), e la mamma Malfenti ne approfitta per indurlo a chiedere la mano della maggiore, e più brutta, delle figlie, Augusta, proprio quella che Zeno aveva escluso di poter scegliere sin dal primo incontro. E così succederà quando Zeno (prima addolorato perché invitato dalla madre a frequentare di meno il salotto Malfenti, in quanto sta “compromettendo” Augusta, poi umiliato da Guido Speier che in quel salotto miete successi di simpatia, soprattutto in quanto abilissimo a suonare il violino, ed è chiaramente prediletto da Ada) chiederà la mano di Ada; rifiutato, ci proverà con la diciassettenne Alberta; quindi, terrorizzato dall’idea di non poter più frequentare quel salotto, si butta su Augusta; costei, che pure sa del suo amore per Ada (Zeno le si era dichiarato al buio, pensando che fosse Ada, la sera in cui Guido aveva organizzato una seduta spiritica), accetta e la vicenda si conclude secondo quelli che erano, sin dall’inizio, i progetti della signora Malfenti.