X AGOSTO ANALISI DEL TESTO

X AGOSTO ANALISI DEL TESTO


Schema metrico: La poesia è composta da sei quartine in cui si alternano endecasillabi e novenari

con rime alternate – Schema: ABAB CDCD.

Il linguaggio frantumato in frasi breve separate attraverso l’uso diffuso di interpunzione contribuisce ad esprimere la drammaticità della situazione.

La prima strofa della lirica ha l’intento di descrivere il momento e l’ambiente in cui si verifica: è la notte di San Lorenzo, la notte in cui si vedono le stelle cadenti; tale fenomeno, però, è fin d’ora visto come un gran pianto dell’universo.

La parte centrale della poesia (strofe 2-5) svolge il tema della rondine: ritornava al nido con l’insetto catturato come cena de’ suoi rondinini (v.8). Le altre due strofe svolgono il tema dell’assassinio del padre, ucciso a tradimento mentre portava a casa due bambole in dono… (v.16). L’ ultima strofa conclude la lirica ribadendo, e drammatizzando, quanto già anticipato al v.3 nell’immagine del pianto dell’universo.

Il motivo centrale di questa lirica è la malvagità umana che per interesse o per soddisfare un capriccio crudele, uccide creature innocenti, un uomo e una rondine. E queste due creature accomunate nel segno della morte diventano qui simbolo dell’ingiustizia e del Male che regnano in questa nostra piccola Terra, atomo opaco, ruotante nell’immensità dell’universo irraggiato da miliardi di monti splendenti.

SAN LORENZO: il poeta si rivolge direttamente al santo martire che la chiesa celebra il 10 agosto, giorno in cui fu ucciso il padre di Pascoli. Nella notte di San Lorenzo il cielo è percorso da stelle cadenti, visibili a occhio nudo. La tradizione popolare le interpreta come le lacrime di san Lorenzo.


  1. TANTO DI STELLE: così numerose stelle.

  1. NEL CONCAVO CIELO: nella volta celeste.

  1. SPINI: rovi.

  1. COME IN CROCE: è riversa sul terreno con le ali spalancate e senza vita, come se fosse stata crocifissa.

  1. NELL’OMBRA: è l’ombra della sera, ma simboleggia anche il buio della sofferenza e della morte.

  1. PIGOLA: cinguetta. La precisazione sempre più piano raffigura l’agonia dei rondinini, estenuati per la mancanza di cibo.

  1. PERDONO: il padre che muore ha solo parole di perdono per i suoi assassini.

  1. UN GRIDO: il grido rimane negli aperti occhi perché non può uscire dalla bocca; la morte fu immediata, ma fissò nello sguardo dell’ucciso quel grido di stupore.

  1. ROMITA: solitaria, abbandonata. Così rimane la casa-nido, disfatta dalla solitudine e dalla pena.

  1. ATTONITO: stupefatto.

  1. MONDI SERENI: richiama l’immagine degli antichi dei, felici nelle loro sedi celesti, sovranamente indifferenti alla sorte e al dolore degli uomini.

  1. QUEST’ATOMO: il pianeta Terra, minuscolo in rapporto al firmamento. La desolata

formula tornerà nell’inno Al re Umberto: «il Male è più grande di Dio


Figure retoriche

Apostrofe: San Lorenzo (v. 1) = il poeta si rivolge al santo celebrato il 10 agosto, anniversario dell’assassinio del padre.

Enjambement:tanto/di stelle (v. 1-2) – tende/quel verme (vv. 9-10) – addita/le bambole (vv. 19-

  • mondi/sereni (vv. 21-22) – inondi/quest’atomo (vv. 23-24)

Sineddoche: al tetto (v. 5) = invece di dire al suo nido.

Allitterazioni: – vv. 1-2, v. 5, v. 12, v. 19, v. 24

Personificazioni:Cielo e Male (vv. 21; 24)

Anastrofe: ritornava una rondine al tetto = il soggetto inserito dopo il verbo (v. 5)

Similitudini:come in croce

Metonimiail suo nido che pigola (v. 11) – al suo nido (v. 13)

Metafore:perché si gran pianto = le stelle che cadono diventano il simbolo del pianto (v. 3)

  • d’un pianto di stelle (v. 23) – quest’atomo opaco del Male (v.24) = indica la Terra.

Consonanza: – 1° e 2° Strofa consonanza della lettera L – 2° Strofa consonanza consonanza della lettera R.

Sinestesie:restò negli aperti occhi un grido (v. 15)

Assonanza: arde e cade.

Anafora:Ora è là (vv. 9 e 17) = evidenziano il parallelo tra le due morti, quella della rondine e quella del padre.

Anadiplosi: lo aspettano, aspettano in vano (v. 18) = la ripetizione del verbo indica l’angoscia dell’attesa.

Rima: mondi e inondi.

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