VITA E OPERE DI FRANCESCO BACONE

VITA E OPERE DI FRANCESCO BACONE

VITA E OPERE DI FRANCESCO BACONE


Francesco Bacone (Francis Bacon) nacque il 22 Gennaio 1561 da Sir Nicholas Bacon, guardasigilli della Regina Elisabetta. Fu proprio Nicholas Bacon ad indirizzare il figlio verso studi politici e giuridici che per la verità interessavano poco al giovane. La sua prima università fu quella di Cambridge, dove entrò giovanissimo; in seguito studiò a Parigi, al seguito dell’Ambasciatore Inglese.

Nel 1579 la morte del padre costrinse Francesco Bacone a rientrare a Londra: l’eredità fu consegnata interamente al fratello maggiore e così si ritrovò in una situazione economica piuttosto critica. A 23 anni iniziò la sua carriera politica protetto dal Conte di Essex, favorito della Regina, fino a quando lo stesso Conte non entrò in conflitto con Elisabetta: allora Bacone si schierò dalla parte della Regina e lavorò sulla stato d’accusa in base al quale il Conte fu poi decapitato nel 1601.

Nel 1603 Giacomo I Stuart salì al Trono e Bacone fu abile nello sfruttare l’appoggio del favorito del Re, il Duca di Buckingham, per ottenere cariche ed onori: fino a questa data non pubblicò altro che un testo di Saggi di argomento etico-politico; nel 1605 pubblicò però una sorta di rassegna del sapere esistente dedicandola al re e intitolandola : “Dignità e Progresso del Sapere“.

Nel 1607 fu nominato avvocato generale e nello stesso anno scrisse il “Cogitata et Visa“, nel 1613 fu nominato procuratore generale, nel 1617 Lord Guardasigilli e nel 1618 Lord Cancelliere. Negli anni in cui la carriera politica procedeva in modo soddisfacente, Bacone fu anche nominato Barone di Verulamio e Visconte di S. Albano.

Nel 1620 Bacone pubblicò una parte di quel progetto di instaurazione di un nuovo sapere che è la “Instauratio Magna“, intitolato “Novum Organum“.

Nel 1621, allorché Giacomo I dovette convocare il Parlamento per approvare un aumento delle tasse, Bacone venne accusato di peculato e si riconobbe colpevole di aver ricevuto un dono in denaro nell’incarico delle sue funzioni. La condanna iniziale era quella di pagare 40.000 Sterline come ammenda e di rimanere chiuso nella Torre di Londra per quanto avesse voluto il Re. L’ammenda e la prigionia furono condonate a Bacone che però dovette dichiarare forzatamente conclusa la sua carriera politica. Trascorse gli ultimi anni della sua vita a Gorhambury dove si spense il 9 Aprile 1626.

Nel periodo in cui fu costretto a ritirarsi a vita privata si dedicò agli studi e gli ultimi 5 anni della sua vita furono dedicati esclusivamente alla sua riflessione su problemi filosofici: nel 1623 pubblicò una rielaborazione in Latino della “Dignità e Progresso del Sapere” e nel 1625 portò a termine una nuova edizione dei Saggi grazie all’aiuto di un Thomas Hobbes allora ancora sconosciuto. Sempre nel 1623 scrisse il saggio “Sulla Interpretazione della Natura” dove espresse la consapevolezza di dover aiutare il genere umano in un periodo di trasformazione. La sia ultima pubblicazione seguì di un anno la sua morte e si trattava di un testo utopico, “La Nuova Atlantide“, che descriveva un’isola riorganizzata secondo il criterio scientifico Baconiano.

Opere Principali

 

1605

 

Sulla dignità e sul progresso del sapere

 

1607

 

Cogitata et visa

1620  

Novum Organum

 

1623

 

De dignitate et augmentis scientiarum

 

1625

 

Saggi

 

1627

 

La nuova Atlantide.

 

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