UNA LETTERA DI CESARE PAVESE SU AMERICANA

UNA LETTERA DI CESARE PAVESE SU AMERICANA

Cesare Pavese che aveva collaborato con Vittorini alle traduzioni di Americana,

gli inviò questa lettera per complimentarsi dell’iniziativa.


La risposta di Vittorini:

Milano, 25 giugno 1942

Mio caro Pavese,

scusami il lungo silenzio, ma io non potevo rispondere a una lettera come la tua. Troppo forte e bella, troppo obbligante. E ancora in questo momento non rispondo, no ti ringrazio, ti dico solo che posso accettarla come un prezioso gesto di amicizia. Naturalmente mi sono attaccato alle riserve per poter avere verso di te motivi di normale gratitudine. Queste sono giustissime; tutte esatte; e ne terrò conto per una revisione del lavoro, quando mi sara permesso di pubblicarlo. Dovevi aggiungere che le illustrazioni avrei potuto sceglierle meglio col meraviglioso materiale che si aveva in circolazione alcuni anni fa. E le didascalie per le medesime non le trovi sforzate in modo da generare equivoci? Io mi sono lungamente disperato al riguardo.

Spero di poter venire un’altra volta a Torino abbastanza presto per passare un’altra bella giornata con voialtri.

Tuo aff.mo