UGO FOSCOLO A ZACINTO RIASSUNTO

UGO FOSCOLO A ZACINTO RIASSUNTO

UGO FOSCOLO A ZACINTO RIASSUNTO


A ZACINTO

Il poeta nella poesia A Zacinto esprime il suo dolore in quando non potrà tornare mai più nella sua terra nativa, dove secondo la leggenda è nata la dea Venere. Foscolo in questa poesia si paragona ad Ulisse, l’eroe greco famoso per le sue sventure, ma mentre questi riusci’ di nuovo a baciare la sua itaca il poeta non potrà neanche essere sepolto nella sua patria. Nelle prime due strofe si parla dell’isola dove sarebbe nata Venere nella terza strofa il poeta si paragona ad Ulisse mentre nell’ultima Foscolo parla della sua sepoltura che non avverrà nella sua patria. A Zacinto è sonetto composto da due quartine e due terzine dove ci sono periodi complessi. Ci sono forme di scarto linguistico come Ove, Ne più mai, Fea; Ci sono parole chiavi come Mar, Sponde che danno idea dell’acqua. Il sonetto segue uno schema metrico formato da due quartine e due terzine di endecasillabi ABAB ABAB CDE CED. Le prime 2 quartine hanno rime alternate mentre le terzine incatenate. Nella prima quartina Vi sono rime semantiche tra sponde-onde che riportano all’idea dell’acqua e giacque-nacque che danno idea della vita. I Temi principali sono l’Esilio e il Distacco dalla patria. Nel sonetto si mettono a confronto 2 personaggi quello mitico Ulisse e uno reale Foscolo entrambi hanno in comune l’esilio. Ulisse è positivo mentre Foscolo è un pessimista pre Romantico. In questa poesia il poeta promette di non toccare più la sua terra nativa “Zante” che si trova sul Mar greco dove nacque la dea Venere, che col suo sorriso fecondava l’isola. Ulisse è contrapposto a Foscolo perché riuscì a baciare la sua itaca mentre a Foscolo non è concesso di ritornare perché è destinato ad essere sepolto in una terra sconosciuta. Il periodo non coincide con la fine della strofa, bensì il primo periodo termina alla fine della prima terzina. Solo nell’ultima parte c’è coincidenza tra struttura sintattica e la fine della strofa.