TRADUZIONE LIBRO 6 ENEIDE VV 1-30

TRADUZIONE LIBRO 6 ENEIDE VV 1-30


-E la regina ferita ormai da un grave affanno
nutre una farita nelle vene e è consumata da un cieco fuoco.
Il grande valore dell’eroe e il grande onore della strirpe
le ritornano all’animo. stanno fermi nel cuore il volto e le parole
nè la pena dà alla mente la placida qiuete.
L’Aurora seguente illuminava l terre con la lampada di Febo
e rimuoveva dal cielo l’umida ombra,
quando già scossa dal male si rivolge così alla concorde sorella:
“Anna,sorella, quali incubi mi tengono sospesa e m spaventano!
Quale ospite straordinario è entrato nel nostro palazzo
quale mostrandosi in volto, quanto di forte nell’animo e nelle armi!
credo davvero, e non è fede illusoria, di stirpe divina.
il timore accusa gli animi vili. da quali fati
fu sballottato! quali guerre sofferte cantava!
se a me non sedesse nell’animo saldo e incrollabile
di non volermi unire a nessuno con un vincolo coniugale,
dopo che il primo amore ingannò me illusa con la morte,
se non avesi in odio il talamo e le fiaccole nunziali,
forse avrei potuto soccombere a questa sola colpa.
Anna, infatti confesserò, dopo i destini del misero sposo
Sicheo e i penati imbrattati della fraterna strage
egli soltanto ha piegato i miei sentimenti e spinse l’animo vacillante.
riconosco i seni dell’antica fiamma.
ma vorrei che prima la terra mi sia ra in un abisso
o il padre onnipotente mi spingesse cn un flumine alle ombre
alle pallide ombre di Erebo e alla notte profinda
prima che ti violi, Pudore, o sciolga i tuoi giuramenti.
egli che per primo mi unì a sè; ha portato via
i miei sentimenti; egli li abbia con sè e lis erbi nel sepolcro.
detto ciò riempì il seno di lacrime.

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