TESINA LA MASSONERIA

TESINA LA MASSONERIA

TESINA LA MASSONERIA


Misteriose e antichissime sono le origine della Massoneria, la cui denominazione originale in italiano è Libera Muratoria (in francese Franc-Maçon). Le origini più probabili ci riportano alle corporazioni dei maestri comacini, dei costruttori di cattedrali, alle associazioni artigiane gerarchicamente strutturate (apprendista, compagno, maestro), che conservano gelosamente i segreti del mestiere. Fra le varie associazioni medievali, fra quelle meglio organizzate era senza dubbio quella dei muratori. Essa sopravvisse soprattutto in Inghilterra, dove, com’era d’uso, entrarono a far parte dell’associazione anche membri estranei all’arte muratoria, soprattutto nobili ed intellettuali, la cui presenza era “accettata” e gradita per la protezione, il prestigio e gli aiuti che potevano fornire alla corporazione. Col tempo, nel generale decadere delle corporazioni artigiane, i “liberi muratori accettati” finirono per prevalere anche come numero su quelli esercitanti il mestiere.

Le riunioni si svolgevano nella “loggia”, la capanna in cui si riunivano gli operai e i tecnici, ma nel 1717, a Londra, quattro di queste logge si fusero insieme, dando vita alla Grande Loggia di Londra e abbandonando definitivamente ogni carattere di associazione di mestiere. Da questo momento la Libera Muratoria da operativa si trasformò in speculativa, assumendo l’aspetto di un’associazione chiusa e segreta, praticante determinate attività, anche civili e sociali.

La caratteristica ideologica, in questa prima fase, consistette in una comune e aperta professione di fede cristiana. Della vecchia associazione di mestiere furono conservate le caratteristiche dei tre gradi di apprendista, compagno e maestro e il rituale mantenne il simbolismo delle antiche confraternite; la trasformazione del profano venne descritta come la trasformazione della “pietra grezza” in “pietra cubica”; tra i vari simboli figurò il martello, insegna del maestro venerabile che presiedeva le riunioni e le cerimonie della loggia.

In Italia la setta si diffuse dal 1730, a Roma, a Firenze, a Venezia, a Milano e in altre città ancora. Ma in Italia, e in generale nei paesi cattolici, la Massoneria dovette affrontare l’avversione della Chiesa, che non ammetteva deviazione dai suoi dogmi e fulminò contro la società una serie di scomuniche periodicamente rinnovate.

Nella seconda metà del ‘700 la Massoneria era conosciuta in tutto il continente europeo e divenne così strumento di diffusione delle idee illuministe. In Italia, durante gli anni della restaurazione e delle cospirazioni risorgimentali, la Massoneria fu quasi del tutto assente ma è assai probabile che fossero derivazioni e filiazioni della Massoneria le società segrete (come quella dei carbonari e degli adelfi) che s’impegnarono nella lotta per l’indipendenza e la libertà. Di sicuro gli iscritti a queste sette patriottiche erano, nella quasi totalità dei casi, affiliati anche alla Libera Muratoria.

Negli anni successivi ed immediatamente precedenti all’Unità, molti uomini politici e soprattutto capi del movimento democratico italiano diedero la loro adesione alla Massoneria: basti fare i nomi di Crispi e Garibaldi. Nella seconda metà del seccolo XIX, negli stati cattolici, e prevalentemente in Italia e in Francia, la Massoneria assunse un decisivo carattere materialista, democratico e anticlericale.