TESINA ANTICO EGITTO

TESINA ANTICO EGITTO

TESINA ANTICO EGITTO


Una delle prime grandi civiltà del mondo è stata quella dell’Antico Egitto. Si sviluppò circa 5.000 anni fa nella valle del Nilo, in Africa nord-orientale, e durò per 2.000 anni. Le opere più famose degli antichi egizi sono le gigantesche piramidi. Gli antichi egizi furono anche tra i primi a costituire un impero con un governo centralizzato. Essi inventarono inoltre un tipo di pittura-scrittura chiamata geroglifica.

LE RICCHEZZE DEL NILO

La civiltà egizia si sviluppò su una striscia di terra lunga e stretta sulle sponde del fiume Nilo. Lontano dal Nilo la terra era per lo più un deserto arido e sassoso, ma accanto al fiume aveva una vegetazione lussureggiante ed era molto fertile, grazie alle inondazioni annuali.

Ogni anno, in luglio, il livello del Nilo incominciava a innalzarsi, gonfiato dalla pioggia. Superava gli argini e inondava la terra circostante, spargendo sui campi un fango (chiamato limo) molto fertile. A settembre il livello dell’acqua si abbassava nuovamente e permetteva alla gente di piantare i semi. Le piante crescevano così in fretta sotto il sole cocente che i contadini a volte riuscivano a produrre 3 o 4 raccolti diversi in un solo anno.

La valle del Nilo aveva anche altre ricchezze. Nel fiume vivevano pesci, uccelli acquatici e persino gli ippopotami, mentre le vicinanze erano popolate da animali selvatici, come gazzelle e antilopi. C’era abbondanza di fango per la costruzione di mattoni e ceramiche, e di papiro (una pianta che cresce nell’acqua) per fabbricare un tipo primitivo di carta. Le rocce e il deserto più lontano contenevano buone riserve di granito e pietre semipreziose.

IL REGNO ANTICO

A partire dal 10.000 a.C. circa, vari coloni si erano stanziati in villaggi lungo le rive del Nilo. Lentamente si organizzarono in comunità, ognuna con i loro capi e divinità. Le due potenze maggiori erano quella dell’Alto Egitto (a sud) e del Basso Egitto (a nord).

Nel 3200 a.C. il re Menes dell’Alto Egitto sconfisse gli eserciti del Basso Egitto e unificò l’intero territorio. Menes (forse chiamato anche Narmer) fu il primo faraone (cioè il re) della prima dinastia di sovrani. Gli egizi credevano che il faraone fosse un dio, e che anche i suoi successori sarebbero stati degli dei.

Gli storici dividono la lunga storia della civiltà egizia in tre periodi principali. Il primo è chiamato Antico Regno e durò fino al 2180 a.C. Il secondo è chiamato Medio Regno e durò fino al 1600 a.C. L’ultimo prende il nome di Nuovo Regno e terminò intorno al 1000 a.C.

LA DOMINAZIONE GRECA E ROMANA

Nel 1158 a.C. iniziò il declino finale della civiltà egizia. Il paese perse le colonie in Asia e subì diverse invasioni. Nei successivi 800 anni, in Egitto si susseguirono vari eserciti provenienti dalla Nubia, dall’Assiria, da Babilonia e dalla Persia; essi distrussero le città e ne saccheggiarono i tesori. Il conquistatore più famoso fu un greco, Alessandro Magno, i cui eserciti scacciarono dal paese gli odiati persiani nel 332 a.C.

Sotto Alessandro e i suoi successori (chiamati Tolomei) l’Egitto divenne un importante centro della cultura e del sapere greco. A quei tempi, la Biblioteca di Alessandria, la più grande del mondo antico, conteneva mezzo milione di libri! Il paese tuttavia non riguadagnò mai più l’antico potere. Poco dopo, anzi, cadde sotto il dominio dei romani. L’ultima regina egiziana, Cleopatra, si uccise dopo essere stata sconfitta nella battaglia di Azio, nel 31 a.C. Dopo la sua morte, il paese divenne una provincia del potente impero romano.

LA VITA QUOTIDIANA

La maggior parte degli egizi viveva in piccole case fatte di mattoni di fango secco. Al pianterreno le case avevano 4 o 5 stanze poste intorno a un cortile. I mobili erano pochi, ma le pareti erano spesso intonacate e dipinte a colori vivaci. Il soggiorno era una stanza con una pedana, che diventava una zona pranzo di giorno e un luogo per dormire di notte. Nei periodi di maggior calura si dormiva sul tetto, dove era più fresco.

Le famiglie potenti e ricche spesso costruivano grandi ville lontano dalle città affollate. Le ville avevano decine di camere, con alti soffitti sorretti da pilastri di legno. Le finestre erano piccole, coperte da una grata per far entrare la brezza ma non la forte luce del sole. All’esterno c’erano ampi giardini, con piscine ornamentali, laghetti pieni di pesci e il tempio di famiglia.

IL LAVORO

Il fulcro della vita degli egizi era la religione. Il faraone era il dio e il gran sacerdote dell’intera nazione, e i suoi funzionari erano i sacerdoti anziani. Al di sotto c’erano migliaia di sacerdoti ordinari, incaricati della celebrazione delle cerimonie quotidiane nei templi e nelle tombe. I riti erano celebrati fino a 4 volte al giorno davanti agli dei del tempio, ai quali si offrivano cibo e vino.

Gli scribi erano importanti quasi come i sacerdoti. Erano di solito i figli di famiglie benestanti, le uniche che potevano permettersi di mandare i bambini a scuola. Gli scribi dovevano imparare a leggere e scrivere centinaia di segni geroglifici. Il loro lavoro consisteva nel tenere le registrazioni o scrivere testi religiosi, ed era ben pagato.

La maggior parte della popolazione era costituita da contadini e artigiani. I contadini coltivavano e mietevano i raccolti nella valle del Nilo, ed erano costretti a cedere metà del raccolto al faraone e a pagare pesanti tasse. La stessa sorte toccava anche agli artigiani. Fabbri, vasai, muratori, falegnami svolgevano qualunque tipo di lavoro: costruivano oggetti per la casa, confezionavano i vestiti, eseguivano le belle pitture murarie dei templi e delle tombe.


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