Tanto gentile e tanto onesta pare figure retoriche

Tanto gentile e tanto onesta pare figure retoriche


di Dante Alighieri
Figure retoriche:


Endiadi:” vv 1-2: “Tanto gentile e tanto onesta pare”
Iperboli: vv .3-4-: ”ch’ogne lingua deven tremando muta,(da considerarsi come una metafora iperbolica)/e li occhi no l’ardiscon di guardare.”
Metafora: v. 6: “d’umiltà vestuta”
Similitudine: vv .7-8: “e par che sia una cosa venuta/da cielo in terra a miracol mostrare”
Allitterazioni: vv.1-2; 8-9 : “Tanto gentile e tanto onesta pare/la donna mia quand’ella altrui saluta“; “da cielo in terra a miracol mostrare./Mostrasi sì piacente a chi la mira,”
Sineddoche: v. 12: “ labbia” per intendere “volto”
Enjambements: vv. 1-2; 7-8; 12-13

Schema metrico: Sonetto (14 endecasillabi raggruppati in due quartine e due terzine). Rima: ABBA-ABBA-CDE-EDC (incrociata nelle quartine e invertita nelle terzine); paronomastica la rima “vestuta” : “venuta”.

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