RIVOLUZIONE FRANCESE CAUSE
RIVOLUZIONE FRANCESE CAUSE
RIVOLUZIONE FRANCESE CAUSE
Causa economica: diminuzione dei prodotti agricoli dovuta ad una serie di carestie + aumento demografico= miseria per gli strati sociali più poveri: i contadini abbandonano i campi per trasferirsi in città. Crisi del settore industriale: concorrenza agguerrita con L’Inghilterra.
In + nobiltà e clero non pagavano le imposte e vivevano nel lusso più sfrenato.
Cause finanziarie: il bilancio era in decifit a causa delle spese militari e a causa delle somme utilizzate per mantenere il lusso della vita di corte.
Cause sociali: La popolazione era divisa in 3 ceti: primo stato (clero) secondo stato (nobiltà) e terzo stato (popolazione restante) che avevano interessi opposti
Causa politico-culturale: Nonostante la Francia fosse il paese in cui l’illuminismo ebbe una maggiore definizione culturale e anche quello in cui a livello politico conosce le realizzazioni più modeste
Per risolvere la crisi Luigi 14° convoca gli STATI GENERALI il 5 maggio 1789.
Il terzo stato presenta alla prima riunione il “quaderno delle lamentele”
I nobili e il clero volevano che si votasse per ordine mentre il terzo stato voleva si votasse per testa (cosi avrebbero ottenuto la maggioranza) ma il metodo di voto rimane invariato.
Inoltre Il re decise di organizzare le riunioni a versailles e obbligò il terzo stato ad indossare un austero abito nero
è per questi 3 motivi il 20 giugno 1789 i rappresentanti del terzo stato,trovata chiusa la sala riunioni, decisero di incontrarsi per proprio conto in una sala adibita al gioco della pallacorda.
Qui giurarono di non separarsi finchè non avessero ottenuto una costituzione ispirata ai principi della sovranità popolare (giuramento della palacorda)
Il 17giugno il nuovo organo del terzo stato prese il nome di ASSEMBLEA NAZIONALE.
Il sovrano fu costretto ad ordinare alla nobiltà e al clero di unirsi all’assemblea nazionale per dare una nuova costituzione al paese: fu cosi che il nuovo organo prese il nome di ASSEMBLEA COSTITUENTE( 9 LUGLIO 1789)
NOVITA’ è Si avvia una POLITICIZZAZIONE DELLA SOCIETA’
Anche il popolo si interessa di politica e le donne iniziano ad avere un ruolo: non solo partecipano ai principali avvenimenti ma rivendicano anche i propri diritti politici.
Ma quando si diffuse la voce che il re aveva fatto giungere reparti militari per sciogliere l’assemblea costituente il popolo parigino, nel 14 luglio 1789, si impadronì della BASTIGLIA (carcere politico e simbolo dell’ancien regime)
è Sorse una milizia volontaria in difesa dell’assemblea costituente, la GUARDIA NAZIONALE, capitana da La Fayette.
Nelle campagne i contadini si ribellarono assaltando i castelli nobiliari e inducendo i nobili a fuggire all’estero. Questo periodo fu detto “della grande paura” perché circolavano continuamente voci incontrollate che inducevano i contadini ad aggregarsi e ad armarsi.
Per questo il 4agosto 1789 venne decisa l’abolizione dalle corvees e degli altri obblighi feudali (dietro pagamento di un riscatto in denaro+ territorio diviso in 83 dipartimenti)
Il 26 Agosto 1789 venne approvata la DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO E DEL CITTADINO proposta da Lafayette. Essa, di matrice illuminista, riconosceva l’esistenza di diritti derivanti dall’uomo e non più dal sovrano per “libera concessione”. La società politica francese si trasformò: i sudditi si trasformarono in cittadini dello Stato. Venivano quindi accettati diritti quali la sovranità popolare, la libertà di parola,pensiero, religione e stampa + l’inviolabilità della persona e della proprietà!
Il re, non approvando i nuovi decreti, fu costretto a trasferirsi a parigi per poter essere meglio controllato (marcia su versailles)
L’assemblea costituente intervenne anche nell’ambito dei rapporti tra stato e chiesa;
1) Nel 1790 fu approvata la costituzione civile del clero= i parroci e i vescovi dovevano essere dipendenti e stipendiati dallo stato + requisizione dei beniè Il clero costituzionale giurò fedeltà allo stato mentre quello refrattario rimase fedele al papa.
2) Abolì i privilegi feudali
3) Emano la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Il 20 giugno 1792 il re travestito da servo cercò di abbandonare la Francia ma fu riconosciuto a Varennes e ricondotto a parigi. L’episodio evidenziò la frattura, all’interno dell’assemblea costituente, tra:
- moderatiè miravano ad una trasformazione costituzionale della monarchia
- democraticiè spingevano invece verso la repubblica
Le fazioni rivoluzionarie si erano organizzate in CLUB nei quali gli esponenti rivoluzionari si incontravano per discute di politica.
- giacobini- capitanati da Robespierre che spinse il club verso una risoluzione repubblicana. Questa idea non era però condivisa da tutti i giacobini; perciò da questi si staccarono i FOGLIANTI, i quali volevano unamonarchia costituzionale (La Fayette e Mirabeau)
- cordiglieri- Gruppo politico più radicale,volevano non solo la repubblica,ma anche l’aumento dei salari e garanzie per gli operai ( Danton, Hebert, Marat)
Si arrivò ad un compromesso e nel 3 settembre 1791 venne approvata la COSTITUZIONE.
Caratteristica fondamentale della nuova costituzione era la divisione dei poteri ispirata a Montesqueiu
Inoltre veniva introdotto il suffragio ristretto: per poter votare occorreva avere un reddito minimo (ceti popolari esclusi,distinzione tra cittadini attivi e passivi)
Approvata la costituzione l’assemblea costituente si sciolse per creare un nuovo organo, l’assemblea legislativa la quale si insediò il 1 ottobre 1791 .
Essa era caratterizzata da diverse correnti politiche:
1) alla destra del presidente sedevano i foglianti, sostenitori della monarchia costituzionale;
2) al centro vi erano gli indipendenti, privi di idee politiche ben definite.
3) Alla sinistra vi erano i giacobini, repubblicani sostenitori del suffragio universale
4) Girondini: rappresentavano la borghesia provinciale illuminata
Le potenze europee come Austria e Prussia, timorose di vedere diffusa la rivoluzione anche nei propri paesi dichiararono pubblicamente la propria disponibilità ad attaccare la Francia.
La Francia subì numerose sconfitte e il re e la regina Maria Antonietta vennero condannati per tradimento.
Questo favorì l’insorgere di violente rivolte popolari che culminarono il 20 giugno 1792 con l’invasione alla reggia di Tuileries- fu un vero e proprio colpo di stato che portò a creare un comune insurrezionale.
Re e regina vennero arrestati dall’assemblea legislativa che divenne CONVENZIONE NAZIONALE proprio mentre i sanculotti assaltarono le prigioni uccidendo centinaia di nobili e preti.
Il 20 settembre 1792 le armate francesi riuscirono a battere i prussiani a valmy.
Il 21 settembre 1792 La convenzione dichiarò l’abolizione della monarchia e la proclamazione della repubblica.
Il re venne processato e ghigliottinato il 21 gennaio 1793.
Per riavere i territori perduti le potenze europee nella prima coalizione (1793) si schierarono apertamente contro la Francia e risultarono vittoriose.
Nel 1793 venne istituito un tribunale rivoluzionario per giudicare i sospetti e per tenere sotto controllo nemici,veri o presunti, della rivoluzione (legge dei sospetti)
In quel periodo la crisi economica (i sanculotti lottavano per limitare i prezzi dei generi alimentari) la ribellione della vandea ( dove i contadini diedero vita ad un movimento armato) e la guerra obbligarono la convenzione a creare uncomitato di salute pubblica con pieni poteri in politica interna ed esterna.
Il 24giugno 1793 la convenzione approvò una nuova costituzione, detta costituzione della anno I, basata su radicali principi democratici, ma i cui principi non vennero mai applicati. Essa voleva:
1) forma si governo repubblicana e non più una monarchia costituzionale
2) per le elezioni veniva abbandonato il criterio censitario e istituito il suffragio universale maschile.
3) Il potere legislativo veniva affidato ad un’assemblea eletta dai cittadini.
Durante il periodo del terrore venne avviata una politica di scristianizzazione: le chiese furono chiuse, le feste religiose abolite e distrutti i simboli del cristianesimo. La nuova religione era ispirata al culto della dea ragione: Robespierre che non condivideva questa politica cercò di limitarla e al posto della dea ragione cercò di promuovere il culto dell’essere supremo.
Alcuni membri della convinzione e del comitato accusarono robespierre di avere ambizioni da tiranno e si organizzarono per estrometterlo dal potere: il 9 termidoro (27 luglio 1794) robespierre fu ghigliottinato.