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Di ritorno da quel tour, Hadley firmerà un contratto con la PolyGram TV, pubblicando, nel 1997, il suo secondo album di studio, intitolato semplicemente Tony Hadley e contenente una serie di cover ed altri brani, scelti sulla base del suo particolare timbro vocale. Il long playing, come il precedente, comprende anche alcuni pezzi da lui stesso composti, tra cui “She”, dedicata alla figlia Toni. Il cantante è padre di quattro figli: Thomas, Toni e Mackenzie, avuti da sua moglie, Leonie, e l’ultimogenita, Zara (nata il 21 settembre 2006), avuta dalla sua attuale ragazza, Alison Evers. Tony Hadley si è separato da Leonie soltanto nel 2003, dopo ben 20 anni di matrimonio.
Negli intervalli di tempo trascorsi tra gli album di studio, l’artista ha fatto uscire, ripetutamente, un disco dal vivo, Obsession, registrato, in una sola serata, al noto club di Birmingham Ronnie Scott’s. Pubblicato per la prima volta nel 1995, ristampato nel 2000 e poi, di nuovo, nel 2001, come Obsession Live, il disco è stato pubblicizzato, all’epoca della prima stampa, per mezzo del singolo Absolution, abbinato ad altri 3 brani, tra cui la storica ballad degli Spandau Ballet Through the Barricades (Numero 1 in Italia nel 1986); la seconda uscita è stata promossa, invece, dalla versione techno di Will U Take Me, uscita soltanto in Benelux e Spagna; nessun promo a sostenere la seconda ristampa del 2001, anche se, poco dopo, nel 2002, uscirà il singolo Sweet Surrender, remixato dai Milk Inc., perfettamente in linea con le sonorità e l’idea di base dell’album.
Nei primi anni del nuovo millennio, Tony Hadley è stato notevolmente rivalutato, a causa di un “ironico” apprezzamento nei confronti del suo vecchio gruppo, gli Spandau Ballet: John Darnielle della band folk/rock indie The Mountain Goats ha espresso la sua grande ammirazione per la potenza vocale di Hadley, uno dei pochi cantanti professionisti, nella selva di autodidatti degli anni ottanta, in cui spesso bastava saper programmare una tastiera per ottenere il successo[senza fonte]. Nel 2000, è uscita la sua prima raccolta di successi solisti, intitolata Debut. Nel 2003, Tony Hadley ha vinto il reality show, Reborn in the USA, in onda sull’emittente americana ITV, a cui ha partecipato assieme ad Elkie Brooks dei Vinegar Joe, Peter Cox dei Go West e Leee John degli Imagination. Sull’onda della vittoria della trasmissione, oltre alla ristampa della prima compilation Debut, è uscita anche la sua seconda raccolta, intitolata True Ballads e contenente brani come solista, cover e canzoni tratte dal repertorio storico degli Spandau Ballet.
A gennaio del 2007, Tony Hadley ha partecipato, nel ruolo di un contorto avvocato, al musical Chicago, al Cambridge Theatre, un teatro del West End di Londra. Hadley ha rilevato la parte dall’attore Ian Kelsey (ex Emmerdale), recitando dal 29 gennaio al 14 aprile del 2007. Così ha commentato: «Tre mesi sono stati un periodo abbastanza lungo, non volevo abusare della calda accoglienza che mi è stata riservata. Il ruolo mi è stato offerto per telefono, così sono andato a vedere lo spettacolo di persona, e ho pensato che fosse fantastico. Mentre vi recitavo, ho ricevuto recensioni eccellenti. Chicago si sposava perfettamente con il mio album swing Passing Strangers, così, il tutto ha finito col funzionare alla perfezione»
Durante la trasmissione TV Loose Women (il 22 febbraio 2007), Tony Hadley ha dichiarato la sua altezza e il suo esatto peso (rispettivamente 193 cm. per 111 kg.)[3]. Ad agosto del 2007, ha ottenuto un nuovo ruolo come presentatore radiofonico per la Virgin Radio, rilevando lo show del venerdì sera “Friday Night Virgin Party Classics” da Suggs (cantante della band dei Madness). A gennaio del 2008, a Tony è stato affidato anche lo show del sabato sera “Saturday Night Virgin Party Classics”. Il 28 Febbraio 2008 ha cantato assieme a Paolo Meneguzzi durante la terza serata del Festival di Sanremo.
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Il 1 settembre 2007, Tony Hadley ha preso parte a un concerto con altri artisti e gruppi degli anni ottanta, al Culzean Castle in Ayrshire, Scozia. In questa sua performance, ha realizzato, tra le altre cose, una cover di “Addicted to Love” con i citati Martin Fry degli ABC e Peter Cox dei Go West. Nel febbraio del 2008, ha preso parte al Festival di Sanremo, duettando, sia in inglese che in italiano, con il giovane artista italo-svizzero Paolo Meneguzzi, in una canzone di quest’ultimo intitolata “Grande”, durante la terza serata del Festival (in cui tutti i partecipanti in gara hanno reinterpretato le proprie canzoni con altri artisti, sia italiani che stranieri).
Il 25 marzo 2009 il gruppo ha ufficialmente annunciato la riunione della band. La conferenza stampa è avvenuta sulla HMS Belfast, la nave della Seconda guerra mondiale ormeggiata a Londra, dove avevano già tenuto un concerto negli anni ottanta.
Il 19 ottobre 2009, come pubblicato sul sito ufficiale, è uscito il nuovo album Once More, primo album a vent’anni di distanza dall’ultimo, Heart Like a Sky, che ripropone tutti i successi degli Spandau Ballet riarrangiati con due nuove canzoni, tra cui Once more in programmazione in radio dal 2 ottobre. È stato possibile ascoltare gratuitamente il singolo sul loro sito ufficiale www.spandauballet.com.
I componenti della band hanno annunciato che, dopo il tour di Once More, lavoreranno in studio ad un nuovo album composto interamente da nuovi inediti, ipotesi confermata anche nel 2014, con l’indiscrezione che l’album verrà prodotto da Trevor Horn. Sempre nel 2014 è uscito nei cinema per promuovere un documentario su se stessi e la cultura degli anni ottanta, più in generale, “Soul Boys of the Western World” che ha debuttato alla Royal Albert Hall. La regia è di George Hencken. I membri della band hanno partecipato al South by Southwest (la loro prima apparizione pubblica in Nord America dal 1985) e al Festival di Cannes per raccogliere sostegno per il film. Il 12 febbraio 2015 il gruppo è ospite durante la terza serata del Festival di Sanremo, esibendosi con un medley di True, Gold e Through the Barricades.