Sigaretta elettronica
Sigaretta elettronica
Sigaretta elettronica
La sigaretta elettronica è un dispositivo progettato per simulare e sostituire, sia nell’utilizzo che nell’aspetto, i sistemi tradizionali per fumare derivati del tabacco, come le sigarette o i sigari. Similmente alle controparti convenzionali, le sigarette elettroniche possono contenere una quantità variabile di nicotina , che racchiudono in apposite cartucce assieme ad una miscela chimica tipicamente composta da acqua , glicole propilenico , glicerolo ed altre sostanze. Tale miscela viene fatta vaporizzare, passando dallo stato liquido a quello di vapore, per effetto del calore. Le singole cartucce contengono, in genere, tra 6 e 24 mg di nicotina, mentre altri modelli possono esserne privi e rilasciare solo un vapore aromatizzato. Ogni dispositivo è composto da un sistema elettronico di vaporizzazione (chiamato atomizzatore), da batterie ricaricabili, da controlli elettronici e da cartucce contenenti il liquido che viene vaporizzato.
Ecco come funzionano le sigarette elettroniche (o e-cigarette): l’atomizzatore riscalda una soluzione liquida contenente percentuali variabili (a seconda del modello) di nicotina, aromi ed altri prodotti chimici; per effetto del calore, tale miscela viene trasformata in vapore, il quale, una volta inalato dall’utilizzatore, consente di provare una sensazione simile a quella associata all’uso delle sigarette o di altri metodi tradizionali per fumare il tabacco. Non essendovi combustione vengono a mancare i residui tossici dovuti a questo processo (catrame, idrocarburi policiclici aromatici ecc.), quindi le sigarette elettroniche sono probabilmente più sicure dei prodotti tradizionali utilizzati per inalare il fumo. Nonostante ciò, i benefici ed i possibili rischi associati a questi dispositivi sono molto discussi in termini di sicurezza, efficacia e qualità accettabile. A causa della relativa novità della tecnologia, delle leggi relative al tabacco e delle politiche di somministrazione dei farmaci , le indagini sulla salute pubblica e le leggi che regolano la vendita e l’uso della sigaretta elettronica sono attualmente oggetto di accesi dibattiti in molti Paesi, inclusa l’Italia
Com’è nata la sigaretta elettronica
A partire dagli anni ’50, le società industrializzate sono divenute sempre più consapevoli che un numero crescente di persone sviluppava problemi di salute legati al fumo delle sigarette di tabacco. Nel 2003, il farmacista cinese Hon Lik sviluppò la sigaretta elettronica dopo che suo padre, un forte fumatore , morì di cancro ai polmoni . Hon Lik applicò il suo primo brevetto alla sigaretta elettronica introdotta nel mercato cinese da parte della Holdings Golden Dragon, poi ribattezzata “Ruyan” per renderla più rappresentativa del prodotto (Ruyan significa “quasi come il fumo”). La Ruyan ha continuato lo sviluppo e la distribuzione della sigaretta elettronica fino a diventare uno dei più grandi produttori mondiali. Allo stesso modo, anche il Dr. Sam Han (Cixi E-CIG Technology) ha sviluppato un certo numero di invenzioni relative alla tecnologia della sigaretta elettronica, che includono quattro brevetti negli Stati Uniti e due in Cina. Dopo la distribuzione delle sigarette elettroniche Ruyan e Cixi E-CIG in Asia, i prodotti hanno iniziato ad essere venduti in quantità significative anche su Internet. In Europa, il prodotto ha guadagnato popolarità dapprima nel Regno Unito, grazie a Greg Carson, il primo ad “occidentalizzare” la sigaretta elettronica “Electro Fag”.
Componenti della sigaretta elettronica
Le sigarette elettroniche sono disponibili in diverse forme e dimensioni, spesso modellate ad arte per assomigliare ai loro omologhi convenzionali. Componenti comuni includono: una soluzione liquida, una cartuccia, un atomizzatore (vaporizzatore e cartomizzatore) ed una fonte di alimentazione (batteria ricaricabile e circuito elettronico interno). Molte sigarette elettroniche sono composte di parti sostituibili, mentre i dispositivi monouso combinano tutti i componenti in una singola parte che viene scartata quando il liquido contenuto si esaurisce. Le confezioni di ricambio delle cartucce variano nel prezzo a seconda della quantità di nicotina dichiarata.
Cartuccia : generalmente funge sia da serbatoio di liquido che da filtro. La soluzione racchiusa nella cartuccia può contenere diverse concentrazioni di nicotina (alte, medie, basse o assenti). Inoltre, sono disponibili diversi aromi che simulano il sapore del tabacco o riproducono un’ampia gamma di gusti (esempio: menta ). La cartuccia è progettata per consentire il passaggio del liquido nell’atomizzatore e il vapore alla bocca dell’utente. Quando il liquido è esaurito, gli utenti possono ricaricare o sostituire la cartuccia. Una ricarica è equivalente a circa 7-25 sigarette normali, a seconda del contenuto di nicotina, ma la sua durata dipende ovviamente da come si utilizza il dispositivo.
Atomizzatore : è il componente centrale della sigaretta elettronica. Si compone generalmente di un piccolo elemento riscaldante responsabile della vaporizzazione del liquido.
Potenza : la maggior parte dei dispositivi portatili contiene una batteria ricaricabile, che tende ad essere il più grande componente di una sigaretta elettronica. La batteria può contenere un sensore di flusso elettronico che viene attivato dall’inspirazione dell’utilizzatore attraverso il dispositivo; altri modelli, invece, utilizzano un pulsante di alimentazione che dev’essere premuto durante il funzionamento. Può anche essere impiegato un LED per indicare l’attivazione. Alcuni produttori offrono anche una ricarica portatile a forma di pacchetto di sigarette contenente una batteria più grande. I dispositivi possono disporre di funzionalità aggiuntive e del supporto di una vasta gamma di batterie interne, accessori ed atomizzatori.
Funzionamento
-
L’utente inala attraverso il filtro.
-
Il flusso d’aria aziona un sensore presente nella batteria, che così viene attivata.
-
Il vaporizzatore riscalda la soluzione liquida contenuta nella cartuccia. Contemporaneamente, si attiva un led all’estremità della sigaretta elettronica per simulare il colore della combustione di una sigaretta convenzionale.
-
L’utente ottiene uno sbuffo di gas caldo, che inala come fosse fumo di tabacco .
-
Durante l’espirazione, il vapore, grazie alla presenza del glicole propilenico (PEG), simula la sensazione visiva che si ottiene fumando le sigarette tradizionali. Il vapore emesso dal dispositivo si disperde rapidamente.
Effetti sulla salute
Le sigarette elettroniche sono spesso pubblicizzate come prodotti sostitutivi ed alternativi al tabacco o come dispositivi per smettere di fumare .
Le diverse strategie di marketing relative alla sigaretta elettronica sottolineano diversi (presunti) vantaggi:
-
Per i fumatori che non intendono smettere di fumare tabacco, la sigaretta elettronica rappresenta un modo per riuscire a “fumare” anche in ambienti dove vige un divieto per il fumo convenzionale, come aerei, ristoranti e luoghi di lavoro.
-
Per i fumatori che non vogliono rinunciare alla dipendenza da nicotina, alcuni studi suggeriscono che il passaggio alla sigaretta elettronica riduce il potenziale danno attribuibile alla loro abitudine.
-
Per le persone che vogliono smettere, alcuni suggeriscono che le sigarette elettroniche possono aiutare nella transizione da fumatori a non fumatori.
Tuttavia, i benefici per la salute associati a queste affermazioni possono essere basati su informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti. Nel luglio 2013, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha preso posizione in merito, dichiarando che non sono ancora stati condotti studi rigorosi per determinare se le sigarette elettroniche sono realmente efficaci per aiutare le persone a smettere di fumare.
Inoltre, la Food and Drug Administration (FDA) ha messo in dubbio la sicurezza di questi prodotti dopo aver rilevato quantità di nicotina diverse rispetto a quanto dichiarato, e tracce di sostanze chimiche tossiche tra cui noti componenti cancerogeni (come le nitrosammine ) in campioni di due marche molto popolari. Ciò ha indotto la FDA ad emettere un avvertimento sui potenziali rischi per la salute associati alle sigarette elettroniche.
Quando le sigarette elettroniche sono usate come ausili alla cessazione del fumo, sono destinate a fornire nicotina direttamente ai polmoni . Tutti gli altri prodotti regolamentati e riconosciuti per smettere di fumare, come cerotti e gomme da masticare alla nicotina, invece, la forniscono per altre vie. Pertanto, il meccanismo biologico attraverso il quale la cessazione del fumo può essere ottenuta utilizzando la sigaretta elettronica è ancora misconosciuto.
Anche se il “fumo” artificiale delle sigarette elettroniche sembra contenere meno tossine rispetto a quelle presenti nel fumo di sigarette tradizionali, l’impatto sulla salute a lungo termine dev’essere ancora approfondito.
Mancando dati certi sull’efficacia e la sicurezza della sigaretta elettronica, fino a quando non si svolgeranno studi indipendenti a medio e lungo termine, non sarà possibile prendere una netta posizione in merito ai suoi effetti sulla salute. Nel frattempo, a scopo cautelativo, le sigarette elettroniche dovrebbero essere evitate perlomeno dai giovani e dalle donne in gravidanza; inoltre, è sempre bene ricordare che:
il più importante fattore di rischio per il tumore del polmone è rappresentato dal fumo di sigaretta (e questo vale anche per il fumo passivo). Ciò significa che più si è fumato (o più fumo si è respirato nella vita), maggiore è la probabilità di ammalarsi.
Solo in Italia vi sono ogni anno 37.000 nuovi casi di tumore del polmone, che è responsabile di 30.000 morti l’anno. La percentuale di decessi per tumore del polmone dovuti al fumo di sigaretta è circa il 90% negli uomini e il 70% nelle donne.
Sicurezza e potenziale tossicità delle sigarette elettroniche
L’assoluta sicurezza delle sigarette elettroniche non è ancora stata scientificamente dimostrata, e non mancano studi preliminari che dimostrano il contrario. Ad ogni modo, è presumibile che questi prodotti presentino meno effetti tossici rispetto a sigari, sigarette e simili. Tuttavia, le conferme cliniche sono insufficienti per trarre conclusioni definitive, anche se alcune prove sperimentali sono promettenti e suggeriscono che questi dispositivi risultano più sicuri rispetto alle sigarette tradizionali. Ciò, tuttavia, non significa che le sigarette elettroniche siano del tutto innocue.
Generalmente, le sigarette elettroniche sembrano apportare meno nicotina rispetto al fumo di tabacco. Nei derivati del tabacco, la nicotina è la principale sostanza chimica che crea dipendenza e in quantità eccessive può risultare tossica (se > 0,5-1,0 mg per kg di peso della persona ). La concentrazione di nicotina contenuta nelle cartucce può quindi rappresentare un rischio per l’avvelenamento; per esempio se un bambino di 30 chili di peso ingoia il contenuto di una cartuccia di nicotina da 24 mg potrebbe andare incontro ad avvelenamento acuto. La nicotina inalata, ingerita o posta a diretto contatto con la pelle, può essere particolarmente pericolosa per la salute e la sicurezza di alcune categorie di persone, come i bambini, i giovani, le donne incinte o che allattano, i soggetti con malattie cardiache e gli anziani.
Le sigarette elettroniche, le loro cartucce di nicotina e gli accessori di ricarica devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini, per scongiurare il rischio di soffocamento o avvelenamento da uso improprio in età infantile.
Poiché le sigarette elettroniche non generano fumo mediante la combustione del tabacco, il loro uso è comunemente ritenuto più sicuro da parte dei consumatori. Tuttavia, i prodotti chimici utilizzati nelle sigarette elettroniche non sono stati pienamente studiati e regolamentati.
La sperimentazione di alcuni di questi prodotti suggerisce la presenza di sostanze chimiche tossiche. Un’analisi preliminare della Divisione di Analisi Farmaceutica della FDA ha analizzato gli ingredienti in un piccolo campione di cartucce di due marchi leader di sigarette elettroniche. In un campione, le analisi della FDA hanno rilevato glicole dietilenico, una sostanza chimica tossica per gli esseri umani, utilizzata solitamente come additivo per i liquidi antigelo. In molti altri campioni, le analisi della FDA hanno rilevato sostanze cancerogene , tra cui nitrosammine specifiche del tabacco (TSNAs) e formaldeide. Infine, le analisi hanno rilevato nicotina in alcune cartucce dichiarate esenti dalla sostanza. In Italia sono state intercettate partite di ricariche per sigarette elettroniche contenenti benzene. Acroleina e formaldeide sono altre sostanze rilevate che destano preoccupazione.
E’ presumibile che in futuro – grazie alla regolamentazione e alla stretta sorveglianza sui processi produttivi, unitamente all’uso di sostanze chimiche e materiali più sicuri per la salute del consuamtore – le sigarette elettroniche divengano un’alternativa sempre più sicura al fumo di tabacco. Nel frattempo è buona regola diffidare dai prodotti più economici ed evitare di approvigionarsi di sigarette elettroniche e/o ricariche tramite canali a rischio (mercatini, siti internet sospetti ecc.).
http://lasuposta.altervista.org/