RIVOLUZIONE COPERNICANA
RIVOLUZIONE COPERNICANA
RIVOLUZIONE COPERNICANA
Nicola Copernico (1473-1543), fu un grande astronomo polacco che per primo mise in dubbio il sistema geocentrico delle teorie di Aristotele e di Tolomeo.
Vita e formazione scientifica
Nasce a Torun (in Polonia), studia alla accademia astronomica di Cracovia dove apprende la geometria, il conteggio astronomico e l’astronomia. I pilastri teorici dell’astronomia venivano collocati in due lezioni di modello differente (i naturales indotti da Aristotele mentre i matematici affezionati all’Almagesto di Tolomeo). C’ erano tra i due sistemi pure dei nuclei generali, nuclei così fondamentali da far dire del modello aristotelico tolemaico: la terra è posta al centro dell’universo il cui è circoscritto dalla sfera delle stelle fisse. Il moto genuino dei corpi celesti è quello circolare omogeneo. Questa, in poche parole, è la condizione dinanzi alla cui veniva a trovarsi Copernico e che lui non accetterà passivamente.
Nel 1496 prosegue gli studi giuridici in Italia ed è qui che sembra che egli consolidi la sua idea di basare il nuovo sistema dell’Universo sul principio della mobilità della terra. Dopo la laurea in diritto canonico Copernico assume le funzioni di segretario e medico di fiducia di suo zio, Vescovo di Watzenrode. E alla morte dello zio assume la funzione di amministratore dei beni comuni del Capitolo della Warnia. Si fa promotore della riforma monetaria. Medico famoso, Copernico assiste le popolazioni colpite da epidemia nel 1519. In mezzo a tutti questi doveri e incombenze Copernico non tralascia gli studi di astronomia e nel 1532 completa la sua opera più famosa Rivoluzione dei corpi celesti. Copernico muore il 24 maggio del 1543.
Copernico si rende conto che la propria teoria eliocentrica è così nuova che ai più non potrà che apparire assurda e ha delle remore a pubblicare la sua opera. Sapeva molto bene di aver osato andare contro l’opinione acquisita dei matematici e del senso comune.La diffusione determinò il sorgere di una disputa tra un’interpretazione strumentalistica del pensiero copernicano (che sostiene che non è necessario che le ipotesi formulate siano vere o verosimili ma devono solo essere degli strumenti utili per effettuare previsioni e dare spiegazioni delle posizioni dei corpi celesti) e un’interpretazione realistica (sostenuta da Keplero, Giordano Bruno e Galilei).
Dietro all’attività scientifica di Copernico vi è la metafisica di forma platonico e neoplatonico. Copernico aveva studiato i neoplatonici e credeva alla matematica come chiave di concezione dell’Universo.Le proprietà matematiche costituiscono, ad avviso dei neoplatonici, le caratteristiche vere ed immutabili, e profonde al di là delle apparenza, delle cose reali. Se si guardano i cieli dalla prospettiva neoplatonica, i calcoli che specificano posizioni e movimenti dei corpi celesti, non sono dei puri e semplici attrezzi utili, ma rivelano piuttosto quelle strutture ordinate e quelle immutabili simmetrie che il Dio che geometrizza ha impresso al mondo. Il Dio del Platonismo e dei Neoplatonici è un Dio che geometrizza: per questo l’universo è semplice, geometricamente ordinato. Il ricercatore ha il compito di penetrare e scoprire quest’ordine, queste strutture semplici e razionali, questa immutabile simmetria. L’Universo è una struttura organizzata, semplice e geometrica e riflette la semplicità e l’organizzazione razionale della creazione di Dio. Il neoplatonismo spinge Copernico al rigetto del sistema tolemaico.
La teoria
Incoraggiato dal fatto che anche alcuni tra i pensatori dell’antico (per es. Filolao, Ecfanto ecc.) avevano ipotizzato che fosse la Terra a ruotare, Copernico approfondì il tema.
Nel primo fondamentale libro del De Revolutionibus, Copernico difende le seguenti tesi:
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la terra con l’acqua forma un’unica sfera;
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la terra deve essere sferica;
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il mondo deve essere sferico;
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il moto dei corpi celesti è uniforme, circolare e perpetuo, oppure composto da moti circolari;
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la terra si muove in un cerchio orbitale attorno al centro, ruotando anche sul suo asse;
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l’enorme vastità dei cieli comparata con la dimensione della terra.
Copernico sconvolge il sistema del mondo. Eppure egli trascina nel nuovo mondo molti pezzi e parecchie strutture del vecchio mondo: Il mondo di Copernico non è un universo infinito; è più grande di quello di Tolomeo ma è ancora un mondo chiuso. La forma perfetta è quella sferica; e il moto perfetto e naturale è quello circolare. I pianeti non si muovono in orbite ma sono trasportati da sfere cristalline che ruotano. Le sfere hanno realtà materiale.
La teoria di Copernico fu rivoluzionaria, non tanto per gli effetti istantanei (non era più accurata di quella Tolemaica e non introdusse nessun rapido perfezionamento nel calendario) ma perché ruppe con una tradizione millenaria. Copernico fu grande perché ebbe l’audacia di cambiar percorso.
La teoria copernicana non guadagnò immediatamente tanti consensi nemmeno tra gli astronomi che adottarono il modello matematico copernicano,mà bensì negarono la veracità fisica delle tesi. Bensì diede i suoi risultati nel tempo.