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RICONOSCIMENTO VASI ETRUSCHI

Piccola guida al riconoscimento delle forme di alcuni vasi attici ed etruschi
Andrea Ciacci
Nello studio della ceramica di età preromana, con particolare riferimento a quella etrusca, viene normalmente utilizzata la terminologia con la quale si designano i vasi attici. La committenza etrusca infatti, fortemente ellenizzata, rappresentò il target privilegiato del commercio di ceramica attica, tanto di quella a figure nere quanto, soprattutto, di quella a figure rosse. La grande richiesta del mercato etrusco stimolò numerose officine locali a produrre ceramiche che imitavano quelle importate tanto nelle parti strutturali dei singoli vasi quanto nelle tecniche decorative. Pur non raggiungendo i livelli qualitativi dei maestri greci si affermò tuttavia un’ampia produzione di manufatti cui gli studiosi hanno assegnato i nomi propri delle forme attiche imitate. Vale la pena di osservare che ancora nel XVIII secolo si riteneva che l’insieme dei vasi dipinti scoperti in Etruria fossero l’esito dell’arte e dell’artigianato degli Etruschi, quando invece la maggior parte di essi era stata, in realtà, prodotta in Grecia.