Tacito l’attentato ad Agrippina

Tacito l’attentato ad Agrippina

Pertanto poiché non poteva più sopportare la madre la lodava quando andava lontano nelle sue di lei proprietà.” Quando la ritenne troppo pericolosa decise di ucciderla; doveva scegliere il modo affinché sembrasse un incidente. Era difficile corrompere i servi di lei perché era sempre in guardia; inoltre Agrippina seguiva l’esempio di Mitridate prendendo ogni giorno piccole dosi di veleno come anticorpo. Nerone temeva che il popolo si ribellasse difronte ad un delitto del genere. Trovò la soluzione un liberto prefetto della folla che detestava Agrippina: avrebbe sabotato una nave affinchè affondasse in mare aperto. Nerone una volta morta la madre l’avrebbe deificata. Nerone la invita in un villaggio vacanze dell’epoca con viaggio in nave. La notte era limpida e il mare piatto: l’affondamento era inverosimile. La manipolazione si attiva ma Aggrippina non muore grazie alla solidità della nave. I congiurati cercano di affondare la nave, gli altri di tenerla a galla; una serva si finge Agrippina credendo di venire aiutata ma, viene uccisa a bastonate con i remi dai congiurati. Agrippina assiste alla scena e capisce il complotto; nuota verso la costa e trova una nave di pescatori che la salvano.

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