STORIA E ORIGINI DELLA PASQUA

STORIA E ORIGINI DELLA PASQUA


La Pasqua è la principale festività del cristianesimo. Essa celebra la
risurrezione di Gesù che, secondo le Scritture, è avvenuta nel terzo
giorno successivo alla sua morte in croce. La data della Pasqua,
variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, determina anche la
cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la
Pentecoste.


I Riti della Pasqua

Il mercoledì delle ceneri, giorno successivo al carnevale, da inizio al
periodo di Quaresima durante il quale anticamente non si mangiava la
carne e si osservavano periodi di digiuno. Il periodo quaresimale culmina
nella settimana santa, nella quale neanche le campane un tempo
potevano suonare e venivano sostituite dai “battitori”, vale a dire ragazzi e “abatelli” che percorrendo le vie del paese annunciavano le funzioni
religiose agitando manualmente un attrezzo in legno su cui martellavano ritmicamente due battenti metallici, provocando un rumore robusto quanto aspro e sgradevole. La “Domenica delle Palme” quella, immediatamente precedente la Pasqua, viene solennizzata con la distribuzione ai fedeli di
un ramo d’ulivo benedetto, simbolo di pace e riconciliazione. Il rametto veniva portato nelle case e infilato sul bordo superiore dell’immagine
votiva. Tipici della settimana santa sono anche i “sepolcri”, allestiti
all’interno delle chiese, per lo più in cappelle laterali, in cui il corpo di
Cristo, offeso dai segni della passione e disteso esanime su un giaciglio
o catafalco, si presta alla pietà e alla devozione dei fedeli.
Il giovedì santo, in una commossa e partecipata celebrazione pomeridiana, si rievoca e si medita la Passione di Cristo, attraverso la solenne lettura del testo evangelico. Segue la “lavanda dei piedi”: il sacerdote lava simbolicamente i piedi di chierichetti e astanti, così come Gesù fece agli apostoli. Il venerdì santo è anche caratterizzato dalle più evidenti e talvolta spettacolari manifestazioni della religiosità popolare: in ogni città e paese, si svolge la “processione del Cristo morto”, in occasione della quale – tra apparati scenografici e con la partecipazione di molte decine di figuranti – si rievoca la salita al Calvario e la crocifissione e morte di Cristo.